Sanpei il ragazzo pescatore di Star Comica è un bellissimo inno alla natura.
Sanpei il ragazzo pescatore nella Tribute Edition firmata da Star Comics non è solo il modo migliore per tributare il giusto omaggio a Takao Yaguchi, recentemente scomparso ma anche, se non soprattutto, un ottimo spunto per ritornare sul tema “essere umano e natura“. Già perché in queste, magnifiche, avventure a fumetti con protagonista Sanpei (anche se non proprio “il Sanpei” dell’anime anni Ottanta, visto che queste sono, di fatto, le nuove avventure del pescatore) che sarà alle prese non tanto con l’acchiappare questo o quel pesce, tramite tecniche e metodi sempre più bizzarri e sui generis, quanto sullo studio dell’habitat, delle caratteristiche riproduttive e sullo specifico comportamento di quella data specie.
Se infatti la serie originaria, per così dire, si concentra molto di più sulle sfide, replicando un po’ lo schema classico dello shonen-battle, in questo primo volume la parte relativa alla pesca di sé per sé non è così ampio, anzi tutt’altro. Attraverso un racconto certosino e super preciso sui fatti, Takao Yaguchi fornisce tutta una serie di informazioni che il lettore “base” prima non aveva. Ad esempio un certo tipo di pesce non è più presente in quel dato lago per precisi motivi di ordine ambientale: le ditte del luogo hanno iniziato a scaricare la qualunque in quelle acque, andando a modificarne il ph e, così facendo, rendendo la vita praticamente impossibile a quel pesce.
Ecco allora che più si va avanti nella lettura più si capisce: Yaguchi, cresciuto in un piccolo villaggio montano caratterizzato da una fonte di acqua termale unica nel suo genere, ha voluto rievocare nelle pagine di Sanpei l’incanto della natura di quando era bimbo. Un incanto sublime ma anche delicato che, nei successivi anni, l’essere umano si è impegnato ad intaccare. Nell’estate più calda degli ultimi cento anni leggere Sanpei vuol dire anche scoprire tutta la ricchezza della biodiversità. E perché no mettersi in testa di difenderla e salvaguardala con tutta la grinta del “ragazzo pescatore”.