Dementia 21, la nuova opera di Kago portata in Italia da 001 Edizioni è, letteralmente, un’odissea nella follia, uno di quei manga tenuti insieme da un flebile ma visibile filo narrativo che li rende proprio goduriosi da leggere. Un volume di cui vi consiglio l’acquisto anche come oggetto fisico, da collezione. Grazie all’ottimo lavoro della casa editrice, si ha tra le mani un tomo magnifico da sfogliare, in cui perdersi seguendo quel pendolo che dalla follia porta all’inquietudine caratterizzando le pagine di Shintaro Kago.
Protagonista di tutte le storie contenute nel manga è Yukie Sakai, una giovane ragazza che di mestiere fa l’assistente per le persone anziane. Yukie è la migliore della sua agenzia, ogni mese riceve encomi e premi per il lavoro svolto. Questa perfezione innesca l’invidia di una collega che, grazie alla relazione intessuta con un dirigente dell’azienda, la invia ad assistere una signora dalla fama discussa. Dopo questo breve prologo, le tinte del manga si fanno subito horror. La vecchina, all’apparenza innocua e dolce, si rivelerà una sorta di “Barbablù” che, nel corso degli anni, ha brutalmente ucciso diverse assistenti. Yukie non si lascia troppo intimidire e risolve brillantemente la situazione, la storia continuerà così, in un loop praticamente infinito e molto giapponese in cui al primo posto c’è l’etica del lavoro, la responsabilità nel portare a termine le proprie mansioni che costringerà la ragazza ad avere a che fare con nuove vecchine mostruosamente inquietanti.
Come potete vedere le tavole di Kago sono semplicemente magnifiche. La narrazione è martellante, con brevi e fulminanti incipit che ben presto ci gettano nel più profondo e folle degli orrori. L’idea dei nonnini all’apparenza innocui come “antagonisti” della trama è stata una scelta che ho trovato di grandissimo gusto. Innazitutto non siamo abituati a vedere protagonisti anziani nelle storie manga che hanno sempre come protagonisti ragazzi più o meno adolescenti. Attraverso quest’espediente retorico, il mangaka ci dona un dettagliato spaccato sociale del Giappone, un paese con una predilezione storica per “la terza età”, non solo perché il è il “Paese più vecchio del mondo“, ma anche perché molte persone anziane ricoprono ruoli influenti e apicali nelle aziende e nei partiti politici del Sol Levante.
Grazie a gabbie che si si adattano meravigliosamente alle storie, con alcune scene a tutta pagina davvero magnifiche, Dementia 21 è un albo che consiglio caldamente. Un tuffo nella follia della mente di un autore di manga tra i migliori nel mondo. Un modo, sui generis, per capire come vanno le cose in una società non così lontana, per certi aspetti, dalla nostra.
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