Il terremoto di Amatrice e le vignette di Charlie Hebdo. Potenza dei social: tutti (ma proprio tutti) abbiamo detto la nostra in modo democratico e (quasi sempre) civile. Viene spontaneo pensare a equivalenti italiani di Charlie Hebdo, se non per tono, almeno per cattiveria e livello di dissacrazione.
E il primo nome che viene in mente è Il Male, rivista satirica edita dal 1977 al 1982. Ma cosa sarebbe successo ai tempi de Il Male, quando Facebook e compagnia non rappresentavano nemmeno un’ipotesi? Quali sarebbero state le nostre reazioni di fronte alla cattiveria in uscita dalle pagine della più controversa rivista di satira italiana? Peraltro esercitata in uno dei momenti più disgraziati della nostra storia (leggasi terrorismo, violenza politica e via sanguinando).
Forse avremmo allargato le braccia, forse ci avrebbero aiutato a capire che quei francesi di cui sopra, al confronto, sono dei poveri dilettanti. Ecco, dunque, una selezione di dieci prime pagine (e non solo) apparse ai tempi d’oro de Il Male. Tenetevi forte.
IL POSTER DI ALDO MORO PRIGIONIERO DELLE BR
19 marzo 1978, i quotidiani italiani pubblicano la foto di Aldo Moro prigioniero delle Brigate Rosse. L’immagine, una delle più drammatiche dell’Italia repubblicana, è ripresa da Il Male che ne fa un poster con l’aggiunta della didascalia (racchiusa in un fumetto) “Scusate abitualmente vesto Marzotto”, claim di un noto Carosello dell’epoca. È il primo degli scandali provocati dalla rivista satirica, che avrà ripercussioni anche all’interno della redazione: Pablo Echaurren, tanto per fare un nome, se ne andrà disgustato.
IL PUGILE JACOPUCCI
Angelo Jacopucci è un pugile di talento: campione italiano nella categoria dei pesi medi, conquista per la prima volta il titolo europeo nel 1976 per perderlo poco dopo contro Germano Valsecchi. Jacopucci ci riprova due anni dopo: il 19 luglio 1978, sul ring di Bellaria, il boxeur di Tarquinia sfida Alan Minter, neo campione continentale. L’inglese domina e stende l’avversario alla dodicesima ripresa dopo averlo travolto con una gragnuola di pugni al volto. Jacopucci entra in coma qualche ora dopo, muore il 22 luglio in un ospedale di Bologna per emorragia cerebrale. Il Male lo saluta in questo modo, con un’autentica bastardata firmata da Roberto Perini ed Enzo Sferra.
LA SINDONE DISSACRATA
La satira sulla religione cattolica è un tabù? Non certo per quelli de Il Male che, sul numero del 13 settembre 1978, inseriscono in copertina la Sacra Sindone ricordando, a modo loro, che cenere siamo e cenere ritorneremo. Compreso Gesù Cristo.
LE LETTERE DI MORO
Vero, come vignetta è un po’ insipida, ma nell’ottobre del 1978 il cadavere di Aldo Moro è ancora caldo e la notizia del sequestro delle lettere inviate dallo statista democristiano durante la prigionia di via Gradoli mette in apprensione il mondo politico dell’epoca. Pane per i denti di quelli de Il Male, che ne approfittano per l’ennesimo sberleffo a opera di Roberto Perini.
ANDREOTTI IL GOBBO
La satira può essere talmente crudele da non potersi fermare nemmeno di fronte ai difetti fisici di chiunque gli capiti a tiro. E Giulio Andreotti, il più potente notabile democristiano che si ricordi, nonché uomo dotato di un bel tot di materia grigia, soffriva di una deformazione alla colonna vertebrale, volgarmente chiamata gobba. Nella vignetta qui riprodotta, Giovanna Dorè e Vincino svelano finalmente, con abbondanza di particolari, il segreto di un’intelligenza superiore alla media.
LA STRAGE DI JONESTOWN
Un integralista cristiano, il pastore Jim Jones, fonda una comunità a Jonestown, in Guyana, cercando di imporre ai suoi adepti un’improbabile fusione tra i dettami di Gesù Cristo e quelli socialisti. Col risultato di dare vita a una setta fanatica e chiusa al resto del mondo. La tranquillità (si fa per dire) della comunità si rompe il 17 novembre del 1978, quando una delegazione guidata dal deputato statunitense Leo Ryan giunge a Jonestown con l’intenzione di varcarne i cancelli. Il servizio d’ordine risponde con il fuoco, perdono la vita in cinque, tra cui lo stesso Ryan. Jones capisce che è la fine e ordina ai suoi seguaci di suicidarsi con una bevanda corretta al cianuro: le vittime saranno 918. Il Male evoca la strage ricorrendo a uno spot televisivo della Sanpellegrino, in cui un lentigginoso ragazzino dai capelli rossi diceva appunto: “È amara in un modo pazzesco”
LA RIVOLUZIONE KHOMEINISTA
In Iran lo Scià è alle strette, i seguaci dell’ayatollah Khomeyni, in esilio dal 1962, vogliono buttarlo giù dal trono per favorire il ritorno del loro leader spirituale. A partire dall’inizio del 1978 prende il via una dura guerra civile che lascia sul terreno migliaia di morti. Il Male suggerisce ai tecnocrati iraniani di ripulire le strade di Teheran e dintorni con il Bidone Aspiratutto, gioiello della tecnologia tricolore, dotato di “una capacità di polverizzazione di 300 cadaveri al minuto”.
SALUMI MOLTENI
La signora Della Molteni, titolare dell’omonimo salumificio, perde la vita in azienda cadendo all’interno di una insaccatrice. Quelle carogne de Il Male non hanno pietà e immaginano una Molteni trasformata in insaccato, pronta a finire nel mezzo di un panino imbottito. Tutto il resto è ferocia allo stato puro.
LA MORTE DI LA MALFA
Ugo La Malfa è uno dei padri nobili della Repubblica italiana. Antifascista, partigiano, dopo la guerra entra a far parte dell’Assemblea Costituente e diventa segretario del Partito Repubblicano. Quando muore, il 26 marzo del 1979, Il Male non trova di meglio che salutarlo con questo fotomontaggio. Per tutta riposta, gli attivisti repubblicani comprano quante copie possibili dell’odiata rivista satirica e le bruciano durante i funerali del caro leader. L’han presa bene…
ALFREDINO
Dalla cattiveria de Il Male non si salva nemmeno Alfredino Rampi, il bambino romano uscito cadavere da un pozzo artesiano dopo una caduta accidentale. Questa volta l’ironia (chiamiamola così) punta sulla lentezze e sulle difficoltà dei soccorsi. Tremenda la didascalia: “Il Presidente (il riferimento è a Sandro Pertini, nda) ha chiesto che venisse esposto al Quirinale”. È una delle ultime vignette bastarde pubblicate dal settimanale: da lì a poco Il Male chiuderà i battenti, sommersa dai debiti e da una certa stanchezza.
Alcuni vecchi numeri de Il Male sono in vendita qui.