Libri
di Mattia Nesto 3 Agosto 2024

Altri fumetti: una pienezza di significati

Con Altri fumetti Matteo Gaspari realizza il saggio italiano sulla nona arte.

La copertina di Altri fumetti  La copertina di Altri fumetti

Leggere Altri fumetti di Matteo Gaspari, pubblicato da Add Editore, significa fissare un prima e un dopo questa esperienza. Già perché questo è il saggio più importante dedicato alla cosiddetta nona arte pubblicato in Italia e lo dico non tanto per “spararla” ma, almeno, per tre principali ragioni. La prima è la pulizia e anche grazie del linguaggio, la seconda è l’assoluta partigianeria che l’autore inserisce nelle sue pagine e la terza è il carattere tridimensionale dei ragionamenti di Gaspari. Vado a spiegarmi meglio.

Matteo Gaspari, autore di Altri fumetti e curatore della collana Fumetti di Add Editore  Matteo Gaspari, autore di Altri fumetti e curatore della collana Fumetti di Add Editore

Pulizia del ragionamento

Questo non è un saggio per iniziati del mondo dei fumetti e pur essendoci, come ad anche giusto che sia, citate numerose opere, il linguaggio è abbastanza piano, mai sciatto, intesi, ma è pur sempre ricercato e rifinito, proprio per ridonare quel lucore del ragionamento anche nella sintassi. Ci sono momenti, certo, in cui occorrerà prestare un quid d’attenzione in più nella lettura di determinati parafrasi (e quindi è sacrosanto il diritto del lettore di tornare indietro, leggere non è la gara dei cento metri delle Olimpiadi, non vince chi arriva prima, ma ciò che c’è in palio è avere una bella esperienza completa al posto di una, impalpabile, sequenza più o meno lunga di tempo), ma l’assimilazione dei concetti sarà molto regolare. Gaspari riesce in un saggio di quasi trecento ad essere, praticamente sempre, sufficientemente agile per non farti mollare la presa (a parte in alcuni momenti della quarta parte, troppo rabdomantica e poco incisiva) ma anche abbastanza profondo e “accademico” per risultare inattaccabile rispetto a qualsivoglia critica o rimbrotto.

La partigianeria

In nessuna pagina di Altri fumetti ci si può scordare che questo sia un saggio firmato da Gaspari. Questo lo sostengo perché, ad esempio, vi sono espressi giudizi, anche molto “tranchant in merito a certi determinati autrici o autori o a determinati modi di “fare letteratura” e intendere l’industria editoriale, qualsiasi cosa voglia intendere. Matteo Gaspari è un esperto e appassionato del mondo dei fumetti, conoscitore dell’intero “corpus” di questo genere ma è anche espertissimo conoscitore e abitatore del, potremmo definire, il fumetto d’essai, indi per cui c’è un certa edginess (iddio mi scampi per aver usato questo termine) che trasuda dalle, bellissime, pagine di questo saggio. Ma sapete una cosa? Questa è una caratteristica, per me, del libro in questione non un difetto anzi, rilancio: è un pregio, perché mi fa comprendere sempre (e quando me lo scordo ecco che arriva di nuovo appena giro la pagina) chi scrive cosa. Quello dipanato in Altri fumetti (e l’aggettivo altri non è stato posto a caso) è sempre partigiano, perché racchiude l’ideologia, si sarebbe detta di una volta, di un certo altro mondo di fare i fumetti. Fumetti molto spesso belli e memorabili (anche perché un po’ unici). Ho particolarmente gradito, infine, i momenti in cui il nostro autore se non proprio “distrugge” quantomeno contiene l’entusiasmo per un’opera ritenuta dalla vulgata un capolavoro e che invece Gaspari, dopo bellissimi ragionamenti (mai verbosi) arriva, al massimo, a definire una “buona opera”.

 

Una citazione tratta da Altri fumetti  Una citazione tratta da Altri fumetti

La tridimensionalità del ragionamento

Arriviamo ora all’ultimo punto. Gaspari, dicevo prima, è un grande conoscitore dei fumetti ma non si limita ai fumetti. Egli ha un discorso intellettuale che spazia dai film alla serie tv e riesce ad arrivare, per altro con ottima cognizione di causa, a quello del fumetto. Ecco perché mi sembra un ottimo esempio di quello che, oggigiorno, dovrebbe essere un intellettuale, ovvero una persona che riesce, senza soluzione di continuità, a partire con una citazione de I castelli dei destini incrociati, passare con una disamina della storia editoriale di Wolverine per approdare a spiegare l’unicità di un’opera come Bloodborne. Non possiamo non essere tridimensionali oggi, anzi, dovremmo spingerci ancora più in là, senza mai dimenticare di avere i piedi ben piantati a terra, naturalmente. Quindi Altri fumetti, a mio avviso (e con un po’ di rammarico per quello spericolato tentativo di fare “la Coconino prima della Coconino” de I canguri – ogni riferimento alla mia storia professionale è voluto) è il più importante saggio sulla nona arte pubblicato in Italia. Se non lo leggete vi perdete una porzione della complessità di questo nostro mondo.

 

 

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