Libri
di Mattia Nesto 20 Giugno 2023

A tu per tu con Toshokan

Abbiamo raggiunto Davide Castellazzi, Direttore Editoriale di Toshokan, nuova casa editrice di manga davvero molto ma molto interessante.

Il simbolo di Toshokan  Il simbolo di Toshokan

Raggiungere per un’intervista Davide Castellazzi significa toccare con mano, e anche con cuore, una buona fetta della distribuzione, se non proprio penetrazione, del manga in Italia e Toshokan, la nuova casa editrice di cui qui si parlerà è diretta emanazione.  Castellazzi è il Direttore Editoriale, quindi la persona giusta per avere un quadro il più esaustivo possibile su questa realtà editoriale così interessante (ecco il nostro approfondimento sui primi titoli pubblicati).

Una delle novità di Toshokan più interessanti  Una delle novità di Toshokan più interessanti

Partiamo dall’inizio, così da non fare gli originali,  quando (e magari dove) è nata la prima idea di fondare Toshokan?

Il progetto nasce da Gianni Bono, Deus ex Machina di Edizioni IF, in collaborazione con Giunti. Vista la situazione del mercato, vista l’esperienza di IF nel mondo del fumetto, vista la mia pluridecennale attività nel mondo manga, Gianni mi ha chiamato all’inizio del 2022 per propormi di creare una linea manga.

Dal punto di vista editoriale, ci potresti dire come scovate/selezionate i titoli?

Dello scouting e dell’acquisizione titoli mi occupo io, in qualità di Direttore Editoriale. Non c’è un metodo “scientifico”. Tutto nasce da informazioni che ho acquisito nel corso degli anni, da curiosità personale e dalla consultazione di volumi, riviste, cataloghi, siti internet. Ma anche da contatti con autori, editori, agenzie. Davanti ai miei occhi sfilano centinaia di titoli e autori e altrettanti si affollano nella mia mente. È un continuo lavoro di ricerca. Poi valuto cosa vale la pena pubblicare e prendo delle decisioni. Diciamo che la regola di fondo è: deve piacere a me e/o al pubblico. Cosa piace a me lo so, cosa potrebbe piacere al pubblico è più complesso.

A nostro avviso il titolo più interessante di Toshokan  A nostro avviso il titolo più interessante di Toshokan

Vedendo le vostre prime pubblicazioni c’è un interessante connubio tra vecchie, diciamo così, e nuove proposte: come nasce questo “dosaggio”?

Muovendoci in un mercato affollato di titoli ho pensato di andare a “pescare” in serbatoio meno frequentati da altri. Mentre la maggior parte degli editori puntano su shonen manga, su autori noti, su serie trasformate in anime, pur non disdegnando questo genere di proposte ho preferito puntare su classici inspiegabilmente trascurati (come “Vino di Zucca” e “La monella Chie”) e su autori emergenti poco noti (come Chome con “La Biblioteca sotterranea” e Akira Miyagawa con “Great Trailers”). Ho cercato anche un equilibrio tra vecchio e nuovo, one shot e serie, generi vari, in modo da offrire un’ampia scelta al pubblico nella speranza che trovi sempre qualcosa che gli interessi. Ovviamente in tutte queste scelte la qualità è il punto focale, sia nei contenuti sia nel modo di proporli.

Non pubblicate solo manga giapponesi ma allargate il vostro cono di osservazione anche “fuori dal Giappone”…

Sì. Nell’idea originale la linea doveva essere giapponese, ma a marzo 2022 Gianni Bono mi telefona dicendo “vieni alla fiera del libro di Bologna, ci sono dei fumetti di Taiwan interessanti.” Allora io chiedo “ma non dobbiamo pubblicare solo manga giapponesi?” La risposta è stata “no”. A quel punto ho pensato “adesso ci divertiamo”. Erano infatti quasi venti anni che volevo pubblicare autori di altri Paesi asiatici. A quel punto abbiamo ristrutturato la linea e ho ampliato la ricerca. Certi autori già li conoscevo, altri li ho scoperti strada facendo. Esistono un sacco di fumetti interessanti in Asia e finalmente questa è l’occasione per presentarli. Per ora abbiamo titoli dal Giappone, Vietnam, Taiwan e Hong Kong. Ma sto già trattando con autori cinesi e malesi. Spero di trovare a breve anche buoni titoli coreani. La ricerca è affascinante.

La biblioteca sotterraneo di Toshokan, altro titolo stra interessante  La biblioteca sotterraneo di Toshokan, altro titolo stra interessante

Qual è stato la pubblicazione che ha avuto maggiori “peripezie” dal punto di vista della lavorazione? Magari per una traduzione difficile oppure per motivi di cartotecnica…

No, devo dire che per ora non abbiamo incontrato problemi di questo tipo. Abbiamo un po’ faticato all’inizio sul piano organizzativo complessivo, anche perché la maggior parte della distribuzione ora è libraria e ha dei meccanismi differenti da quella delle edicole e delle fumetterie, ma stiamo ingranando. Siamo un po’ indietro con alcuni aspetti, per esempio il sito. Quello attuale diciamo che è “provvisorio”, quando sarà completo sarà una “bomba”.

Come ti pare la reazione del pubblico in merito alle vostre novità editoriali?

Ottima. Il 99,99% dei commenti è positivo e la cosa mi ha stupito. Di solito ci sono sempre anche delle critiche, ma per ora sembra che le abbiamo schivate. Ammetto che ero un po’ preoccupato relativamente ai titoli non giapponesi, invece sono stati tra i più apprezzati, segno che la scelta dii allargare a tutta l’Asia è stata vincente. I lettori hanno apprezzato sia i fumetti sia il nostro modo di presentarli.

E quelle della critica/stampa specializzata?

Purtroppo in Italia la critica/stampa specializzata è quasi inesistente. Esistono pochissime riviste. Tuttavia anche lì il responso mi sembra positivo. Esistono però moltissimi divulgatori in rete e anche da loro sono arrivati quasi tutti commenti positivi.

Anche recuperi di serie meno nuove per Toshokan  Anche recuperi di serie meno nuove per Toshokan

Hai una pubblicazione preferita tra le prime che avete editato?

Sì, “Estate Infinita”, per vari motivi. Credo sia il primo fumetto vietnamita pubblicato in Italia. Si tratta di un vero e proprio graphic novel, una storia di grande profondità, con personaggi caratterizzati benissimo. È una storia di via quotidiana, ambientata nel Vietnam contemporaneo, dai risvolti drammatici ma densa anche di speranza per il futuro. Pur essendo vietnamita e di una giovane autrice sconosciuta è risultato apprezzatissimo, persino da chi non legge manga e da chi solitamente non legge fumetti d alcun genere.

E invece pensando ai prossimi mesi vorresti citarne una (o anche più) per le lettrici e i lettori di Dailybest?

Beh, la nuova grande scommessa è “La monella Chie”, un manga popolarissimo in Giappone ma sconosciuto da noi, incentrato su una bambina giapponese con un padre problematico. Il taglio è umoristico, ma la serie è ricca anche di momenti drammatici/sentimentali. È una vera e propria immersione nel quotidiano giapponese, piena di dettagli interessanti. Abbiamo cercato di lasciare intatto il più possibile il “sapore” giapponese. E visto che siamo in ambito anticipazioni, ti anticipo che a settembre usciranno i nostri primi due Boy’s Love, ma come nostra consuetudine saranno due Boy’s Love diversi dal solito: uno estremamente romantico/sentimentale, l’altro paradossale e umoristico. Cerchiamo sempre titoli con sfumature nuove, originali, che si differenzino dal resto.

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