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di Elisabetta Limone 1 Novembre 2019

Whisky scozzesi d’eccellenza: alla scoperta del Lagavulin

Sull’isola di Islay, situata sulla costa occidentale della Scozia, si produce uno dei whisky più famosi al mondo: il Lagavulin. Tecnicamente questa bevanda appartiene alla categoria dei Classic Malts, essendo un distillato single malt.
La produzione del whisky Lagavulin inizia nel 1816, sull’omonima isola e più precisamente nelle vicinanze di Port Ellen. Il prodotto viene commercializzato dal brand Diageo e sicuramente la qualità più venduta è la 16 years old, che fa riferimento al periodo di maturazione all’interno delle botti in legno; ma in commercio esistono bottiglie molto più rare che hanno anche una valutazione estremamente più elevate. Tra le varietà più preziose e rare c’è la Distiller’s Editions, ma ci sono whisky vecchi anche oltre trent’anni.

La storia del whisky Lagavulin

L’isola di Islay, al largo della Scozia, è la sede del castello di Dunyvag, la fortezza del lord del luogo, dove già dalla prima del ‘700 si dice si nascondessero i distillatori di acquavite. Il luogo era molto impervio da raggiungere a causa delle numerose rocce sommerse che costeggiavano l’isola e causavano il naufragio della maggioranza delle imbarcazioni che vi si avvicinavano.
Questa particolare conformazione dell’isola aveva favorito la nascita delle distillerie clandestine e, nella fattispecie, sull’isola ve ne erano due che sotto Alexander Graham vennero riunite mantenendo il nome di Lagavulin.

Il nuovo proprietario, già avviato nella vendita di whisky poiché in possesso di una distilleria a Glasgow, fece conoscere in tutto il paese il suo whisky tanto da incrementarne il commercio in poco tempo. Nel 1867, però, la distilleria passa nelle mani della famiglia Mackie, sotto la quale la miscela alla base della produzione del whisky Lagavulin diverrà unica.
Per molti anni infatti i proprietari della distilleria combatterono per tenere segreta la propria miscela di cereali e distillati, tanto che si arrivò in tribunale con la famiglia rivale poiché aveva bloccato l’approvvigionamento di acqua costruendo un’imponente diga.

La produzione del whisky Lagavulin

Il Lagavulin è uno dei più famosi whisky scozzesi in tutto il mondo, la sua produzione in un luogo unico e privilegiato regala al distillato, infatti, un sapore molto più torbato e iodato rispetto a tutti i concorrenti. Proprio nel 1920, la distilleria avversaria Malt Mill, che per molti anni tentò di rubare il primato al prodotto della famiglia di Peter Mackie, fallì confermando l’unicità del distillato prodotto sull’Islay.

Questa particolarità è dovuta alla grande attenzione riversata sul prodotto: ogni anno infatti escono dalla distilleria poche bottiglie, ma di qualità eccelsa in quanto l’attenzione ai particolari è maniacale.

Profondo e persistente, il gusto caratteristico del single malt scozzese si può gustare nel Lagavulin. Il rapporto qualità prezzo di questo prodotto tipico dei distillati tradizionali scozzesi non ha eguali. Al seguente link si può conoscere il prezzo dei Lagavulin whisky.

L’orzo utilizzato per realizzare il whisky Lagavulin, viene maltato nella città vicina Port Ellen; qui viene trattato dalle 55 alle 75 ore prima di essere pronto per la distilleria. Il segreto del sapore unico del Lagavulin risiede proprio in questa operazione, l’acqua utilizzata nella fabbrica, infatti, proviene da Solum Lochs, un’area ricca di torba dove scorre assorbendone i sapori prima di essere utilizzata in fabbrica.

La distilleria Lagavulin

Quando l’orzo maltato da Port Ellen arriva a Lagavulin inizia il procedimento di distillazione, in parte modificato dopo la chiusura di Malt Mill, che fa sì che il Lagavulin segua una procedura più lenta rispetto a tutti i prodotti Single Malt scozzesi; si impiegano, difatti, oltre cinque ore per la prima procedura di distillazione ed almeno nove per la seconda. Questa lavorazione, nel suo complesso garantisce la qualità Lagavulin che i più appassionati amano: la rotondità del sapore e i tratti caratteristici del distillato vengono infusi seguendo la procedura tradizionale.

L’unica pecca che gli amanti del genere trovano nel whisky Lagavulin è la tiratura limitata delle bottiglie prodotte, dovuta proprio alla pedissequa attenzione di cui necessita la produzione. Il nome Lagavulin, che in scozzese antico vuol dire “piccola valle del mulino“, contraddistingue il luogo di produzione, un posto unico che conferisce le caratteristiche note rotonde ed intense grazie alla biodiversità tipica dell’isola di Islay al largo della Scozia.

Caratteristiche olfattive del Lagavulin

Il colore del Lagavulin è indefinito, ad un primo esame visivo ha una sfumatura giallastra tendente al color ambrato, quasi mogano; all’olfatto invece le note sono chiare: l’odore salmastro, che ricorda l’oceano, è molto persistente così come il profumo unico della torba. Anche se bisogna ammettere che proprio quest’ultima nota, rispetto al cugino del Lagavulin, il Laphroaig, è appena accennata.

Questo particolare whisky può essere gustato sia in purezza che mescolato con un po’ d’acqua, in piccolissime quantità; spesso infatti, ciò è necessario per abbassarne la gradazione alcolica, una pratica che aiuta il whisky ad “aprirsi” svelando tutto il suo bouquet aromatico ma che non influisce assolutamente sul gusto. I puristi del settore, ovviamente, preferiranno la versione piena e corposa senza l’aggiunta di acqua. Nel sapore caldo e forte, così come la gradazione alcolica, inizialmente sono inconfondibili le note di vaniglia; successivamente viene fuori il gusto d’agrume, nello specifico l’arancia, ed il sentore dello sherry.

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