Giunto alla sua settantunesima edizione, il Festival della Canzone Italiana è diventato negli anni un vero e proprio appuntamento culturale e di costume rappresentando lo specchio più veritiero della nostra nazione. Se per anni la kermesse dell’Ariston ha dettato la direzione della musica italiana, tratteggiandone orizzonti e gusti estetici, con la “rivoluzione” innescata da internet, Sanremo ha subito una forte crisi di identità e si è trovata a fare i conti con dinamiche che nelle ultime edizioni ha provato, o è stata costretta, a cavalcare, per restare al passo con i tempi. Proprio per questo ora, forse per la prima volta, è possibile “storicizzare” il Festival, fotografandolo per quello che è, per quello che è stato e – perché no – per quel che sarà.
La scintilla rivelatrice che ha innescato l’ultima idea di THIS IS NOT A LOVE SONG è stata la lite tra Bugo e Morgan dello scorso anno, due artisti che sentivamo un po’ nostri ma che sul palco dell’Ariston hanno dato vita a uno dei siparietti più esilaranti, patetici e apparentemente veritieri che siano mai successi durante il Festival. Il video ha iniziato a spopolare sul web diventando virale ovunque. Un Festival che per decine di anni si è arroccato nella sua serietà ingessata (uno dei motivi dell’allontanamento delle nuove generazioni) a un certo punto esplode su internet con picchi di popolarità altissimi che uniscono tutti, dai più anziani ai più giovani.
THIS IS NOT A LOVE SONG, chiamando a raccolta come sempre il meglio del panorama fumettistico italiano (con tanti nomi nuovi molto promettenti) ha deciso di raccontare il meglio ed il peggio del festival con i disegni, perché niente meglio delle illustrazioni riesce a restituire quel vortice di immagini e suoni che è Sanremo: il pop, il trash, la disperazione, la farsa, la qualità, la pubblicità,l’amore, lo struggimento, la politica, l’ironia, la moda, la scenografia, i fiori, la scala…
This Is Not SANREMO gioca con mondi apparentemente lontani creando cortocircuiti suggestivi che diventano veri e propri mashup artistici. Nel cofanetto, oltre alla graphic vhs di carta contenente 32 fotogrammi illustrati e il libro di Liborio Conca “Sono disperato Pippo”, potrete trovare la maglia che ricalca il logo dei Ramones, Beppe Vessicchio disegnato come Gene Simmons dei Kiss in una shopper bag da avere assolutamente, ma anche il poster di Luigi Tenco che rimanda alla copertina del primo album dei New Order, “Power, Corruption & Lies” in una sorta di parallelo tra Ian Curtis ed il cantautore con le loro tragiche morti. Per finire il duo Bugo e Morgan in stile Rage Against The Machine nella copertina di “The Battle Of Los Angeles” che fa da cornice alla battaglia di Sanremo.
Il Festival è tutto questo, e i disegni sono il miglior medium per coglierne lo spirito, drammatizzandolo, esasperandolo, nobilitandolo o ironizzandoci, fermandolo nel tempo e sulla carta per averlo sempre lì a portata di mano in un memento squisitamente illustrato. Il cofanetto è acquistabile integralmente o nelle sue componenti separate QUI.