Idee regalo
di Giulio Pons 9 Ottobre 2020

Scrivere a mano aiuta il cervello, forse ti serve un quaderno?

Abbiamo ricevuto due Moleskine della nuova Studio Collection ed è l’occasione per parlare di scrittura a mano.

Nonostante gli smartphone abbiano giustamente fagocitato tutto (musica, foto, giornali, etc.) resistono delle nicchie di prodotto dove la qualità, il design e un po’ di nostalgia fanno ancora desiderare l’oggetto fisico. Quaderni, taccuini, agende e agendine su cui scrivere a mano i nostri appunti resistono in piccole zone franche del nostro pensiero, tanto che qualche volta ci sembra anche più pratico scrivere su un quaderno, nonostante il cellulare sia sempre sotto mano e dotato di funzionalità di scrittura automatica sotto dettatura.

Tuttavia, i taccuini resistono.

Sarà la ricercatezza del gesto, il fascino retrò di tirare fuori un quaderno che salverà questi oggetti dall’oblio? Può darsi.
Quello che si può aggiungere è che scrivere a mano sulla carta aiuta il cervello a sedimentare le idee, a rielaborarle, aiuta a memorizzare e disegnare su un foglio aiuta a rilassarsi e scaricare i nervi. Le ricerche su questo argomento sono chiare: usare carta e penna fa bene, quindi è meglio non passare al digitale per tutto.

Per questo siamo stati contenti di aver ricevuto in redazione un paio di Moleskine!

Moleskine è il classico del taccuino, tanto che il marchio diventa il nome della categoria merceologica per i fedeli acquirenti. “Prendo una Moleskine, grazie.

Di tanto in tanto il marchio Italiano produce delle versioni speciali, l’ultima è la collezione “Studio” è dedicata ai talenti dell’arte contemporanea con la copertina del taccuino disegnata. Gli artisti selezionati e coinvolti sono l’illustratrice italiana Olimpia Zagnoli, la spagnola Sonia Alins, poi Dimitra Mirtalipova, Jon Koko,  Yukai DuYellena James.

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