Parafrasando il titolo di un film di Woody Allen, tutto ciò che avresti voluto sapere sui trip ma non hai mai osato chiedere. Per dare una risposta a chi ha sempre avuto questa curiosità, ma non ha mai avuto l’occasione (o la voglia) di testare in prima persona l’esperienza lisergica, il designer ungherese Bence Agoston ha creato un paio di occhiali con lenti decisamente psichedeliche, per poter vedere il mondo come se foste sotto LSD.
La montatura è stampata in 3D e gli occhiali MOOD sono provvisti di lenti speciali, di filtri e pattern coloratissimi che, combinati tra loro, danno un effetto straniante e allucinogeno, senza dover per forza ricorrere agli acidi veri e propri. Le lenti, che sfruttano l’effetto moiré, possono essere messe una sopra l’altra e fatte girare per ottenere una visione completamente random, sempre diversa e sempre più stupefacente.
Il designer dice che la montatura è stata progettata per mandare un messaggio, ovvero l’appartenenza a una sottocultura. Agoston non dice di quale si tratti, ma pare abbastanza chiaro che si riferisca a gente appassionata delle varie generazioni psichedeliche, dai padri 13th Floor Elevators Jefferson Airplane, fino a roba più aggiornata tipo i Black Angels e i Tame Impala. L’importante è avere un sacco di tempo libero e una bella dose di fantasia.
Continuando a parlare di musica, in fondo non siamo tanto lontani da quanto pensato da Fabrizio De André nella canzone “Un Ottico”, brano ad alto tasso di psichedelia contenuto nell’album “Non al denaro, non all’amore né al cielo” e in cui definiva l’ottico uno “spacciatore di lenti” in grado di far provare esperienze da acido:
“Non più ottico ma spacciatore di lenti
per improvvisare occhi contenti,
perché le pupille abituate a copiare
inventino i mondi sui quali guardare.
Seguite con me questi occhi sognare,
fuggire dall’orbita e non voler ritornare.”