La Instax Mini 9 è arrivata in redazione con addosso tutte le nostre aspettative, assaltata da un gran numero di fan ha però lasciato tutti con l’amaro in bocca non appena spacchettata: la Instax mini 9 viene venduta senza carta per stampare!
Senza perderci d’animo corriamo a procurarci le cartucce e ci prepariamo per un primo selfie di gruppo, caricata la macchina e messi tutti in posa, come per magia compare sulla porta un postino, che molto gentilmente e simpaticamente si improvvisa fotografo d’epoca ed immortala questo grande momento. Vittoria!
La stampa è in atto. Il colore inizia a prendere vita sulla Pellicola, sempre più satura e, nel giro di pochi minuti, ci ritroviamo a gongolare davanti a questa piccola e tenerissima foto.
Eccitazione a parte, la Instax Mini 9 è una macchina solida e abbastanza ingombrante (contenendo in sé un piccola camera oscura per la stampa, perché non è digitale, non ha quindi una scheda su cui salva le immagini), ma per fortuna ha un pratico laccetto con il quale poter agganciare la camera ovunque si voglia.
È estremamente semplice nell’utilizzo, fuoco automatico e la possibilità di scegliere l’esposizione. C’è anche il flash.
Non è certo una macchinetta professionale, ma la soddisfazione scattare una foto e tenerla in mano fisicamente pochi istanti dopo è impagabile. L’unica cosa che frena dallo scattare e regalare foto a tutti in qualsiasi momento è il prezzo delle cartucce (24 euro per 20 foto su Troppotogo). Comunque sono soldi ben spesi.
One shot one kill. Scatta e stampa. No schermino, no revisione, no seconda chance. W l’era predigitale e l’analogico. W la Instax mini!
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