Ragazzi, va bene col feticismo, ma qui si esagera un tantino. Si parla del bikini più famoso della storia della fantascienza cinematografica, quello della Principessa Leila, ma siamo sicuri che spendere più di 85.000 euro per comprarlo e tenerlo in una teca di vetro sia una buona idea?
Sembra di sì. Un misterioso nerd, che è voluto rimanere anonimo, ha speso infatti 96mila dollari il primo ottobre ad un’asta chiamata The Profiles in History, nella quale venivano venduti un sacco di memorabili dalla saga di Star Wars e meraviglia delle meraviglie, anche il bikini indossato da Carrie Fisher ne Il ritorno dello Jedi, terzo capitolo della trilogia originale, mentre viene tenuta alla catena, schiava del bel tenebroso Jabba the Hut, come da foto. Esatto, il momento più sexy ed erotico di tutta la saga, il sogno proibito di tutti i nerd del mondo.
Non vogliamo alimentare il dibattito durato anni sulla bellezza oggettiva della Principessa della quale si innamorano tutti, da Han Solo al fratello Luke Skywalker (ah non lo sapevate? Sorry), ma evidentemente, possedere le vesti sensuali con le quali Carrie viene tenuta prigioniera dall’orribile vermone strozzino galattico non ha prezzo. Anzi, lo ha e non è neppure l’oggetto che è stato venduto al prezzo più caro: una miniatura della nave spaziale Blockade Runner, sempre della principessa Leila, che è stata usata per il primo film della trilogia originale è stata venduta per 450.000 $, come fosse un trilocale in centro, e non ci puoi nemmeno solcare i cieli perché è in scala e non ci entri. Bella fregatura.
Certo, se pensate che nel 2008 la prima spada laser del fratello Luke Skywalker era stata venduta all’asta a 240.000 $, alla fine al possessore fetish del costumino di pelle e bronzo (o presunto tale) gli è andata bene. Che abbia usato la Forza per costringere il banditore d’asta ad abbassare il prezzo?