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di Claudia Di Meo 2 Dicembre 2014

5 cose che ancora non sapevi sui Beatles

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Tutti conoscono i Beatles e molti pensano di sapere ogni cosa di loro e di quello che hanno fatto. Non è così, almeno non sempre. Per colmare lacune e per riscoprire canzoni e fatti ormai dimenticati, Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport pubblicano a cadenza settimanale l’opera completa dei Beatles (dal 25 novembre scorso, 9,90 euro a uscita). Per entrare nel mood, noi vi proponiamo alcune curiosità che forse non conoscevate sui Fab Four.

 

George Harrison

1) George Harrison perse la verginità nella stanza di un hotel ad Amburgo, mentre Jonh Lennon e Pete Best assistevano alla scena. Più volte lo stesso musicista ha sostenuto che era coperto dalle lenzuola, ma che quando finì i due compagni applaudirono e brindarono.

 

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2) Fu il dentista John Riley a far scoprire a John e a George, con le rispettive mogli, l’effetto dell’Lsd, dopo averglielo somministrato nel suo studio all’interno del caffè. Harrison nella “The Beatles Anthology” ha ricordato: “La prima volta che prendemmo l’LSD fu un errore. Fummo vittime innocenti di un dentista pazzo”.

 

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3) Durante la Guerra Fredda i loro dischi vennero banditi in URSS, alcuni fan però crearono un’innovativa macchina che utilizzava degli scanner a raggi x, rubati dagli ospedali o raccolti dai cassonetti, per registrare i loro dischi e rivenderli al mercato nero.

 

Beatles_Medals_EVIL

4) Dopo che Lennon nel 1966 affermò che il loro gruppo aveva più seguaci di Gesù, la Chiesa condannò i Beatles come satanici. In occasione del quarantennale dello scioglimento però sono stati riabilitati, ma Ringo Starr ha prontamente risposto “I could’t care less”, non lasciando fraentendimenti sul suo rapporto con il Vaticano.

 

BeatlesInIndia_photo

5) Nel 1968 i Beatles si recarono in India, con un entourage di 60 persone tra mogli, compagne e amici, per frequentare un corso di Meditazione Trascendentale presso l’ashram indiano di Maharishi Mahesh Yogi, dopo che le varie esperienze con la droga avevano ampliato la loro coscienza. Durante il loro soggiorno nell’ ashram fu permesso l’ingresso ad un solo visitatore, Paul Saltzman, che scattò alcune foto divenute famose in tutto il mondo.

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