Così come ci insegna Dickens, mai come nel periodo delle festività natalizie, volenti o nolenti, si finisce a fare i conti con il proprio passato. Non possiamo fare altro che partire da questo assioma per parlarvi di Twin Mirror, la nuova avventura grafica della francese Dontnod Entertainment (la stessa che aveva sviluppato l’interessante ma acerbo Vampyr di cui vi avevamo parlato qui) che, ne siamo certi, sarà uno dei “giochi delle feste”. Già perché la storia con protagonista Sam, giornalista d’inchiesta fuggito dalla città natale di Basswood nella Virginia Occidentale in seguito alla chiusura della miniera locale di carbone (anche “grazie” ai suoi articoli in merito agli scandali della società mineraria), ci ha davvero colpito. Per due motivi principali: la qualità della scrittura e, l’assoluta, pesantezza morale e psicologica delle scelte che saremo chiamati a fare.
Per quanto concerne la scrittura, rispetto ai più recenti episodi di Life is Strange 2 (i creatori sono gli stessi) abbiamo notato una decisa sterzata dal punto di vista del realismo. Lo sceneggiatore Matthew Ritter ha infatti messo in piedi una vicenda dannatamente concreta, con un protagonista disilluso e in piena crisi esistenziale, che è obbligato a tornare nella sua odiata cittadina natale dopo che il suo migliore amico, nonché collega, è scomparso durante un incidente stradale. Come vi abbiamo detto all’inizio del nostro pezzo, un concetto-chiave dell’intera avventura grafica sarà quello di dover fare i conti con il proprio passato: un passato, per Sam, fatto di delusioni amorose e di un lavoro, quello del giornalista, che gli ha portato più problemi che soddisfazioni. Ecco che Twin Mirror si muove su una linea molto sottile, e elegante, che potremmo definire da thriller psicologico se fossimo in un film. Solo che qui “i protagonisti siamo noi” e a seconda delle scelte che intraprenderemo la nostra personale avventura prenderà pieghe più o meno inaspettate, più o meno dolorose, più o meno inquietanti.
Ma dicevamo di un secondo lato del videogioco che ci ha colpito: “il nostro secondo”. Infatti per tutta l’avventura saremo accompagnati dal “Doppio”, una figura che sarà sempre con noi ma che approccerà persone e situazioni in modo completamente diverso rispetto al “nostro Sam”. Questa seconda coscienza ci metterà di fronte ai principali bivi di una trama non banale: a seconda della via che prenderemo la storia si svilupperà in una certa direzione. Questo non soltanto porta il giocatore a sviluppare una sincera e genuina curiosità per una successiva partita, dove magari interpretare le opzioni di gioco in modo totalmente opposto ma, perché no, anche di fare del sano role-play, immaginando magari, come abbiamo fatto noi alla nostra prima run, un personaggio del tutto anaffettivo e non in grado di esprimere le proprie emozioni. “Ruolando” in questo modo la storia ha preso una piega super figa che, ovviamente, non vi diciamo ma che vi invitiamo a provare.
A livello di mera conta poligonale rispetto al teaser dell’E3 2018 abbiamo notato un deciso miglioramento (almeno nella versione Xbox che abbiamo provato) ma ci siamo innamorati della scrittura, finalmente matura e anche cattiva. Allontanandosi infatti a certi cliché, seppur adorabili, di Life is Strange, i ragazzi di Dontnod Entertainment hanno finalmente fatto un passo in avanti: con una sceneggiatura più matura, personaggi più credibili e un contesto di gioco coerente, Twin Mirror è un’ottima avventura per queste feste di Natale con una qualità in più. Stiamo parlando del cosiddetto “Palazzo della Memoria”, ovvero una sorta di concretizzazione della mente e dei ricordi di Sam che saremo chiamati a esplorare. E a proposito di esplorazione, diversamente da altre avventure grafiche, i “livelli” non saranno solo dei meri corridoi, ma permetteranno al giocatore di scoprire segreti per arricchire la propria visione del mondo e dare risposte più coerenti ai vari personaggi.
Con un’atmosfera di sospetti e segreti pesanti che si respira per le vie della città, un protagonista ferito da mille battaglie perse e una vicenda che, via via, prende contorni sempre più misteriosi e inquietanti, Twin Mirror, al netto di qualche sbavatura nella sceneggiatura e qualche problema legato all’ottimizzazione (alle volte mettere pausa significa dover aspettare, letteralmente, quasi dieci secondi prima di poter ripartire con il gioco), è un gioco che vi straconsigliamo. Un’avventura grafica davvero molto buona, con guizzi narrativi e una caterva di scelte pesantissime da intraprendere: noi stiamo passando le serate a scambiare opinioni con i nostri amici sui vari bivi di trama. Avete voglia di unirvi anche voi?