Nonostante le spinte antiscientifiche, The Eternal Cylinder è un inno all’evoluzionismo nella sua forma più giocosa. E divertente.
Per parlarvi di The Eternal Cylinder, la creatura (è il caso di dirlo) di ACE Team, non posso non condividere con voi un ricordo. Infatti qualche tempo fa un mio caro amico si iscrisse alla Facoltà di Biologia. Anche se la vita e le scelte professionali lo hanno portato, quasi, da tutt’altra parte per “festeggiare” la facoltà e il suo compleanno, decisi di regalargli Spore, un titolo che si presentava come “simulatore di evoluzione“. Nonostante un endgame praticamente assente e una routine di gioco non così soddisfacente, quel videogioco, almeno in quegli anni, fece abbastanza furore. Bene con The Eternal Cylinder Anniversary Update si può dire che Spore non solo è cresciuto, ma è diventato anche un gioco completo e, in più, molto più divertente da vivere.
Grazie a questa The Eternal Cylinder Anniversary Update (che ho provato per circa una ventina di ore su Xbox Series X) praticamente ogni aspetto del gioco “originale” è stato migliorato. Non soltanto i fotogrammi sono sessanta in ogni fase di gioco ma la possibilità di attivare il ray-tracing quando si vuole (molto impattante con un buon schermo, per altro) ridona tutto un altro mood. Anche la palette cromatica, assolutamente pazza e iper satura giova di queste implementazioni come del resto, anzi soprattutto come i Trebhum, ovvero le creature assolute protagoniste del titolo.
Grazie alla capacità dei Trebhum di continuare a mutare attraverso l’assimilazione delle risorse disponibili sul pianeta costantemente minacciato dal misterioso Cilindro (che tutto distrugge e fagocita) si potrà assistere al “miracolo dell’evoluzione”: scoprendo nuove aree, ad esempio, avremo a che fare con diverse temperature che le nostre creature dovranno essere capaci a fronteggiare. In una zona particolarmente fredda e sferzata da un vento gelido, ad esempio, sarà cosa buona e giusta far “mangiare” dei ciuffi di una particolare erba, così da far sviluppare al nostro Trebhum una fola peluria atta a superare le basse temperature e così via. Anche il concetto di “famiglia”, assolutamente non tradizionale ma in tito multipla, è centrale: non solo saremo chiamati, letteralmente, a scovare e richiamare a noi gli altri Trebhum sulla mappa di gioco ma li troveremo anche “sotto forma” di uova: allora dovremo essere abili a farle schiudere e a portarli con noi. Ovviamente ci saranno numerose perdite lungo il nostro cammino, ma non temete: l’evoluzione ha sempre la meglio su tutto. Parlando di voti non è semplice quantificare in decimali un videogioco del genere ma credo che, proprio da un punto di vista oggettivo, non si possa scendere, assolutamente, sotto il 7.4: va da sé che il mio cuore da amante dei dinosauri e delle creature bizzarre vorrebbe dargli qualche punto in più ma insomma viaggiamo su un ottimo livello comunque!
Uscito un paio di anni e ora tornato con questo The Eternal Cylinder Anniversary Update non smette di stupire e di colpire per l’idea di fondo: ovvero di un videogioco dal grande respiro di libertà e di avventura, sostenuto sì da una trama piuttosto robusta (e localizzata con garbo e gusto in italiano) ma anche dove la possibilità di scegliere dove andare e cosa fare è sempre in mano alla giocatrice e al giocatore. Non abbiate insomma timore se, specie nelle prime ore di gioco, sarete un po’ persi: è proprio il gioco “che lo vuole”. Se avete voglia di un videogioco un po’ pazzo e sopra le righe dove un attimo prima siete una specie di “rana con la proboscide che spaventa i nemici con i propri barriti” e poi, subito dopo, potrete diventare una sorta di “maialino peloso con le zampe palmate” questo è il gioco che fa proprio per voi.