Geek
di Mattia Nesto 14 Giugno 2021

Ratchet&Clank: Rift Apart il must have su PS5

L’esclusiva per la nuova consolle Sony mantiene tutte le caratteristiche originarie del gioco nato su PS2 aggiornandole con un sistema grafico innovativo in un titolo che farà felici grandi e piccini.

Un’esclusiva letteralmente spacca-mascella. Non sapremmo definire diversamente Ratchet&Clank: Rift Apart. Il nuovo capitolo della coppia formata dal simpatico furetto lombax e dal dolcissimo robottino si è infatti presentato in modo meraviglioso sulla console next-gen di casa Sony, spingendo praticamente ogni aspetto delle tecnologie a disposizione, con caricamenti velocissimi grazie all’SSD e, soprattutto, utilizzando con sapienza il ray-tracing, capace di generare in tempo reale riflessi e ombre su qualsiasi superficie del gioco.

Ratchet&Clank:Rift Apart è, in soldoni, una sorta di space-odyssey nei quali saremo chiamati a riunire la coppia del nostro cuore. Infatti, a causa di eventi che vi invitiamo a scoprire direttamente dal gioco, Ratchet sarà diviso da Clank e i due dovranno riconcorrersi in lungo e in largo per un universo vasto e colorato, con l’arcinemico Nefarius sempre alle calcagna. Ad aiutare i due però ci penserà Rivet, la grande new-entry del titolo e che ne rappresenta anche un po’ il cuore, insieme, dovranno vedersela con nuovi e vecchi nemici, che faranno felicissimi sia i fan della prima, storica, epoca PlayStation 2 sia quelli della nuova ora.

Queste sono le meraviglie del ray-tracing  Queste sono le meraviglie del ray-tracing

Dal punto di vista del gameplay R&C:Rift Apart è un platform aggiornato per i tempi moderni, con livelli aka mondi, coloratissimi e personaggi animati divinamente con la possibilità di interazioni molteplici. Ratchet e Rivet avranno a disposizione un vero e proprio arsenale di armi sempre diverse e stravaganti -dai più classici cannoni portatili, passando per bombe teleguidate sino a, udite udite, delle sorte di “irroratori” che rendono i nemici per pochi secondi degli enormi vegetali che quindi rimangono bloccati alla mercé dei nostri colpi- e ben tre diverse modalità di gioco, uno che predilige la qualità dell’immagine, con 30fps bloccati, ray-tracing “nativo” e risoluzione in 4k, una, quella che abbiamo scelto noi, con 60 fps (quasi) sempre assicurati e ray-tracing supportato con una minore risoluzione e una infine la versione “performance”, ovvero 60fps super fluidi senza ray-tracing attivo. Diciamo che al netto delle singole scelte personali, consigliamo di giocarlo a 60 fotogrammi al secondo, perché proprio il dinamismo di cui vi abbiamo parlato è fantastico da “vivere” in questa modalità.

Dal punto di vista delle boss-fight, nonostante i nemici siano caratterizzati egregiamente, c’è una certa ripetitività negli scontri, con alcune modalità e caratteristiche che, bataglia dopo battaglia, iniziano a fare capolino troppo spesso, senza dimenticare una difficoltà generale tarata sicuramente verso il basso e un level-design non sempre ispiratissimo nonostante il gioco sia a tutti gli effetti una “festa per gli occhi”. Quisquille, il divertimento è assicurato grazie a un doppiaggio italiano semplicemente eccezionale che dà anima e personalità ai vari protagonisti che si susseguono sullo schermo. Da rimarcare anche il design generale: sia che si giochi in tentacolari città cyberpunk sia che ci si muova in antichi pianeti con santuari camminanti, il colpo d’occhio è sempre stupefacente.

Infine, abbiamo apprezzato tantissimo due piccolezze che, per noi, sono davvero importanti. La prima è la selezione di difficoltà, con cinque “livelli” tra cui uno dedicato ai giocatori più piccini, con l’impossibilità di far perdere tutti i punti vita ai protagonisti del gioco, così da condurli serenamente alla scoperta del titolo (utile per chi, come il nostro caporedattore, gioca ai videogiochi esclusivamente col nipote). E abbiamo apprezzato anche tanto che i vari equipaggiamenti, come i caschi o le corazze, non solo siano disponibili a più colori ma vengano inserite coerentemente nelle clu-scene di gioco. Ad esempio i caschi, che coprono interamente i volti di Ratchet e Rivet, durante i filmati scompaiono con un effetto molto simile, per capirci, al casco di Iron-Man.

Sì, anche a noi è venuto a più riprese la voglia di accarezzarli  Sì, anche a noi è venuto a più riprese la voglia di accarezzarli

A conti fatti, perciò, Ratchet&Clank:Rift Apart è quel gioco che consiglieremmo senza se e senza ma all’amica o all’amico del nostro cuore come primo titolo next-gen da giocare ma anche a chiunque voglia passare del tempo videoludico con i propri figli o nipoti. Perché è bello, divertente, fresco e con un’estetica da urlo, insomma, se possedete una PS5 questo è il must-to-have della vostra estate.

 

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