Tutto, c’è stato tutto ieri sera, durante il reveal showcase di Sony della nuova Playstation 5. Non sappiamo ancora il prezzo né il giorno effettivo di lancio ma l’abbiamo, vista tutta intera nelle due versioni: all digital (cioè senza il cassettino per i CD, giusto per capirci) e tradizionale. Francamente, ci siamo emozionati. Non tanto per la console in sé, ci interessavamo più i nuovi controller con cui avranno più a che fare le nostre dita (e i grilletti dei dorsali adattivi, con quindi pressioni differenti a seconda della situazione di gioco già ci interessano molto) quanto per i titoli che Sony ci ha presentato. Inoltre, grazie al ray-tracing, ovvero quella tecnologia che simula le rifrazioni e le diverse gradazioni delle luci e delle ombre sui corpi, la grafica in game non ci è mai parsa tanto realistica.
https://www.youtube.com/watch?v=oYNowhWgN80
Non è stata una di quelle conferenze, ormai davvero troppo comuni nel mondo del gaming moderno in cui ci si è nascosti, si è giocato in difesa. No, Sony ha giocato pesante, ha puntato tutto sul tavolo e, almeno ad ora, ci ha convinto. Ci ha convinto perché ha messo di fronte al mondo una serie di esclusive, ora temporali ora no, di qualità assoluta. Certo stiamo parlando di poco più che trailer ma, accidenti, quanta bellezza abbiamo visto ieri sera.
Marvel’s Spiderman Miles Morales
https://www.youtube.com/watch?v=gHzuHo80U2M
Facciamo quelli sinceri: è stato difficile, dopo aver visto il trailer di Spider-Man Miles Morales degli studi Insomniac rimanere fermi sulla poltrona. Già perché Miles Morales, come recenti foto che hanno fatto il giro per il mondo, è diventato anche un simbolo di protesta a livello internazionale, giusto per comprendere la potenza di questa nuova declinazione dell’amichevole Uomo Ragno di quartiere. Se poi ci mettiamo il fatto che Marvel’s Spider-Man per PS4 è stato davvero un gran gioco, come vi abbiamo raccontato qui beh allora la ricetta è eccellente. Siamo davvero curiosi di poterne sapere di più però l’hype è difficile da contenere.
Ratchet & Clank: Rift Apart
Dopo lo stupefacente annuncio di Gran Turismo 7, che magari è un gioco di nicchia ma che rappresenta una nicchia quanto mai preziosa, ecco il trailer di Ratchet & Clank: Rift Apart. Possiamo dirvi che, almeno a livello di brand identity, come dicono quelli bravi, è stato uno dei reveal più importanti. Infatti si tratta di un iconico titolo Sony portato a nuova e squillante bellezza. Un po’ sulla scia delle operazioni di Clash, Spyro o, meno riuscito, MediEvil. Quello che abbiamo visto ci è piaciuto un sacco e avevamo proprio bisogno di un bel platform vecchia maniera attualizzato con i mezzi di oggi.
Little Devil Inside
Dopo alcuni titoli sfiziosi e curiosi, come Ghostwire: Tokyo (potenzialmente un gioco incredibile ma di cui dobbiamo vedere di più perché si è un po’ compreso poco, specie a livello estetico), il delizioso Stray o il nostalgico Oddworld Soulstorm, ecco arrivare Little Devil Inside. Bene, lo diciamo subito, prima di crearvi dubbi: per noi questo è il gioco che più a smosso il nostro cuore. E non perché sia, almeno stante quello che abbiamo visto, il migliore, per così dire, ma quello con la direzione artistica più particolare. Infatti ci è parso una specie di buffo ma riuscito mix tra un film di Wes Anderson e Up della Pixar con meccaniche di gioco action e di simil-caccia alla Monster Hunter. Per noi, già così, è un insta-buy assoluto. Dai che vogliamo vederne ancora.
Demon’s Souls
Nei forum, praticamente subito dopo il trailer del remake firmato Blue Point di Demon’s Souls, è partita la gara a chi per primo aveva individuato il titolo in questione (se siete curiosi noi ci siamo arrivati quando abbiamo visto “il mare di nebbia”). Però bisogna che questo annuncio ha un peso specifico enorme. Infatti colma una lacuna che tanti di noi avevamo, ovvero giocare al capostipite dei “souls-like”, il vero e proprio “papà” di Dark Souls però non con le limitazioni tecniche della PS3 ma in una veste grafica totalmente rinnovata. Si è visto pochino, è vero, ma ci è bastato per emozionarci (specie quando abbiamo visto il Flamelurker o il necromante della Cripta delle tempeste fendere l’aria con la sua falce magica).
Deathloop
Ma, oggettivamente, con un trailer così cosa bisogna aggiungere? Fps di alta scuola, con una direzione artistica fortissima e un meccanismo di replaybility intelligente e personale. Un sacco di scene fighissime, tanto funk e soul che pompa belle casse e la sicurezza che quando c’è di mezzo Bethesda è molto difficile che uno sparatutto venga fuori male. Anzi. Molto, ma molto curiosi!
Horizon Forbidden West
Guardate: potevamo adesso parlare del nuovo Resident Evil, Resident Evil 8: The Village, per altro contraddistinto da un’atmosfera à la “Il castello di Otranto” e “Van Helsing” (con un sapore del quarto capitolo della serie) ma dai, non prendiamoci in giro. Tutto, ma proprio tutto (perfino il caffè che è fuoriuscito dalla moka mentre lo guardavamo su Youtube) è passato in secondo piano davanti a Horizon Forbidden West. Premessa: Horizon Zero Down, per il suo gameplay e immaginario ancora più che per la trama, lo abbiamo adorato e aspettavamo con ansia il nuovo capitolo da Guerrila. Ecco, con questo trailer, l’acqua che ci è sembrata essere il benchmark assoluto della tecnologia di PS5, la stele di Rosetta per iniziare a comprenderla: non possiamo che dirvi che è stato bellissimo. Creature nuove, spaventose e perfettamente adattate all’ambiente circostante, una Aloy ancora più decisa e con una cazzimma tanta che, in un mondo sull’orlo della fine, cavalca un destriero meccanizzato. Noi non vediamo letteralmente l’ora di sfidare le grandi macchine di questo Forbidden West. Ah, e il finale con i mecha-olifanti è stato la concretizzazione dei nostri sogni.
Il design della Playstation 5
Una considerazione sull’estetica della console. Saremo pirla ma continuiamo a preferire dal punto di vista meramente estetico l’Xbox Series X. Il monolite batte la torre di Saruman, diciamo così. L’estetica della PS5 non ci ha convinto un granché, specie nella versione “in verticale”. Tuttavia non siamo stati i soli ad avere avuto dei dubbi, visto che l’internet è letteralmente esploso con una serie di meme a proposito della veste estetica. Prima di prendere una posizione netta, comunque, ci riserviamo un giudizio dal vivo. Invece il DualSense, il nuovo controller, pare proprio bellino e, come spiegato all’inizio, potrebbe davvero offrire nuove possibilità di gameplay.
Con uno show del genere, Sony ha mostrato i muscoli e, in una logica di concorrenza, non possiamo che lasciarvi con una nota di positività: dopo un anno davvero particolare, i prossimi mesi potrebbero davvero essere magnifici per un giocatore.