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Monster Hunter Stories 2: -Wings of Ruin: il gioco di ruolo che non t’aspetti

Quando lo scorso fine settimana ho alzato gli occhi dallo schermo mancavano grosso modo venti minuti alla finale Italia – Inghilterra. E dire che, almeno nella mia percezione fisica e mentale, mi ero messo da meno di un quarto d’ora a giocare alla Nintendo. Senza colpo ferire, erano passate più di due ore. Ecco, vi basti questo per intendere che cosa sia il “fenomeno” chiamato Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin, il nuovo gioco di ruolo ambientato nel mondo di Monster Hunter, in esclusiva per Switch.

L’eccezionalità di questo gioco ha due spiegazioni che vi voglio illustrare. Innanzi tutto, quello che, a conti fatti, poteva essere un “semplice” spin-off, una sorta di deviazione dall’avventura principale, non solo è stato realizzato con cura e attenzione a livello tecnico e di gameplay, ma anche con una perizia fuori dal comune per quanto concerne il comparto grafico e artistico. L’estetica di ogni singolo personaggio è curata nel minimi dettaglii e gli ncp principali sono veramente un tripudio di colori definitissimi in movimento. Stiamo parlando di un titolo di prim’ordine.

Raramente i personaggi secondari sono così ben raffigurati

Ma quello che mi ha davvero sorpreso (e in certe occasioni lasciato a bocca aperta) è il combat-system. Un sistema di gameplay che ibrida alla perfezione le meccaniche di un “classico” Monster Hunter (a proposito, avete provato l’ultimo, sbalorditivo Monster Hunter Rise? Qui la nostra recensione) con quelle di un gioco di ruolo giapponese in cui la strategia è la chiave fondamentale. E allora vi ritroverete a dovere fare i conti con un vero e proprio party, in cui la vostra cavalcatura sarà parte integrante dello scontro e dovrete imparare a conoscere e scovare abilità, debolezze e punti di forza del nemico di turno.

Già i nemici, ovvero le creature. Ancora una volta Capcom, con uno stile più cartoonesco dei capitoli precedenti, fa un grande lavoro, portando sullo schermo enormi dodo e simil-dinosauri, stupendi da vedere e tutti contraddistinti da abilità differenti, animazioni uniche ma, soprattutto, approcci molteplici. Se infatti vi state aspettando una specie di “passeggiata di salute” potete pure scordarvelo: qui siamo comunque in un Monster Hunter “ufficiale” e dovrete sempre stare attenti alla wyvern che vi si parerà di fronte.

Si combatte, certo, ma non mancheranno i momenti pucciosi

Con un frame-rate che in portabilità si stabilizza sui 27-30 al secondo, Monster Hunter Stories 2 è il jrpg da portare in spiaggia o montagna. Ore ore di divertimento assicurato anche sotto il sole..

Mattia Nesto

Fa che la morte mia, Signor, la sia comò 'l score de un fiume in t'el mar grando

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Mattia Nesto

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