L’ultimo censimento, pubblicato lo scorso Giovedì, lo ha detto chiaramente: la recessione ha distrutto le nuove generazioni americane. Come riporta questo articolo dell’Atlantic Wire, la disoccupazione è al massimo storico, soltanto il 55% dei giovani tra i 16 e i 29 ha un posto di lavoro. E per esempio si vive a casa dei genitori fino ai 40 anni.
Il New York Times ha dato il nome di “Limbo Generation” per definire i giovani americani, ma dopo aver visto i nuovi dati del censimento lo stesso economista di Harvard Richard Freeman tenta un ulteriore passo avanti: “Forse ha più senso chiamarla ‘lost generation’, in quanto la loro carriera, e quindi la loro vita in generale, non sarebbe la stessa se avessimo evitato questo disastro economico“.
Che merda!