L’ottimo volume antologico Topolino, Paperino e la Grande Storia del Cinema.
Davanti a un volume antologico come Topolino, Paperino e la Grande Storia del Cinema non sono si può che rimanere incantati e, diciamo così, toccare con mano come e quanto gli eroi disneyani, soprattutto nelle loro iterazioni italiane, hanno avuto a che fare con il mondo di cellulosa del cinema. Paperi e topi, insomma, hanno tratto ispirazione, scenari e personaggi dalle grandi storie del cinema e questo volume, pubblicato da Panini Comics, mette bene in live questo legame, così ricco e duraturo nel tempo. Oltre, perciò, a questo valore, potremmo affermare, documentaristico c’è tutto un ragionamento, molto interessante, sull’attenzione che gli autori italiani hanno posto non solo per i generi cinematografici, come il western o il film dell’orrore, ma anche per la nascita e lo sviluppo dello stesso mezzo di espressione. In fondo cinema e fumetti, con un piccolo scarto temporale, sono nati praticamente nello stesso periodo, e per un lungo periodo hanno vissuto fianco a fianco la condizione di “paria” nel dibattito letterario e culturale. Visto che, non sempre ma quasi, le cose sono cambiate, l’antologia affronta di petto queste tematiche.
Ecco allora un gagliardo Peperone alle prese con la fondazione di una versione “paperesca” di Hollywood, oppure Topolino vestire i panni di una sorta di Buster Keaton o ancora la banda dei paperi sbarcare a Venezia alla caccia del Leone d’Oro. Tante storie, insomma, per tanti stili e approcci alla narrazione diversa, ora più tradizionale ora meno, ora più didascalica e piana ora che si rifà al cinema muto e alla moda dei primi cinematografi. Un’antologia per appassionati e non, sia di fumetto come di cinema.