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La demo di Lies of P: e se Collodi fosse steampunk?

Provata la demo di Lies of P mi sono innamorato di un what if.

La grande direzione artistica di Lies of P

Durante un Summer Game Fest sicuramente al di sotto delle, seppur scarse, aspettative è stata annunciato lo “shadow-drop” della demo di Lies of P, l’avventura che è una sorta di rilettura “à la Bloodborne” di Pinocchio del nostro Carlo Collodi. In questi anni il titolo sviluppato da Neowiz Games e Round 8 Studio è stato mostrato il giusto nel corso di questi anni, con le sezioni dei teaser trailer dedicate al gameplay sempre in aumento. Perché, lo dico molto chiaramente, il vero “campo di battaglia” per questo videogioco è proprio questo: la direzione artistica e l’idea primigenia sono sempre state, fin da subito, eccezionali ma i dubbi potevamo venire lato combat system. Ecco allora che la demo è stata una sorta di “manna dal cielo”: senza alcun tentennamento l’ho scaricata e mi sono messo ad esplorare questo titolo così “debitore” della lezione di FromSoftware.

La prima  cosa che mi ha stupito, al netto di un colpo d’occhio veramente appagante e d’un intro “così bloodborniana” da chiedersi se non siano gli stessi asset, è stata la mobilità del nostro pg. L’automa burattino, infatti, presenta una responsività dei tasti semplicemente ottima, con un feedback dei colpi, che assesteremo ai nostri nemici, altri automi-marionette, ottimo: non vi sono movimenti, perdonate il gioco di parole, troppo meccanici ma tutto è, eccezionalmente, fluido. Anche se si parla “solamente” di una demo, il level-design sembra proprio debitorio e ispirato a Yarnham, con numerosi shortcut sbloccabili nella mappa e un’interconnesione delle vie molto ma molto buona.

La cosa tuttavia più bella di tutte, oltre alla possibilità di fare parry e di selezionare tre diversi stili di combattimento, è proprio la parte legata “al menare le mani”: responsività, brutalità e stile a pacchi per questo Lies of P. Insomma in uscita il 19 settembre, anche in una versione deluxe fisica, per tutte le piattaforme, Lies of P pare essere un titolo “tutto da esplorare, da combattere e da…morire”.

Mattia Nesto

Fa che la morte mia, Signor, la sia comò 'l score de un fiume in t'el mar grando

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Mattia Nesto

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