Il primo DLC di Scarlatto e Violetto La maschera turchese è un passo in avanti.
Un passo in avanti questo La maschera turchese, primo dei due dlc, raggruppati con il titolo Il tesoro dell’Area Zero, di Pokémon Scarlatto e Violetto. Intendiamoci, al netto della bontà e tutto sommato ricchezza della proposta ludica, una decina di ore sostenute da una buona, quanto lineare, sceneggiatura, il primo dlc non “scagiona” i due titoli main line di nona generazione. Come scritto in sede della mia recensione, Scarlatto e Violetto hanno più difetti che pregi e, senza ombra di dubbio, nonostante le cifre di vendite mostruose, andrebbe di molto ripensato l’iter produttivo e “compositivo” dei giochi Pokémon. Ma questo è un discorso molto ampio.
Limitandoci alle avventure di Ogerpon e compagnia vi posso dire che nonostante un livello di sfida non stimolante, a parte per qualche battaglia contro la banda degli Orchi di Ogerpon, che rappresentano scontri intriganti e ben delineati, il dlc ci mette di fronte alla leggenda di Nordivia, con i tre Buoniamici che si “vedono costretti” a combattere il temibile orco dalla maschera turchese.
Per fare un rapido raffronto qui siamo nelle vicinanze de La manda della corona, il secondo dlc di Spada e Scudo e lontani anni luce dalla piattezza de L’isola dell’armatura, il primo delle due espansioni. Vi sono nuovo Pokémon, nuove mosse e nuove meccaniche, che offrono un’esperienza abbastanza stratificate. Anche la mappa di gioco, con il titanico “Monte dell’orco” a dominare lo scenario, è una buona aggiunta, che offre qualche gradito spunto in fatto di verticalità. I personaggi, che in fondo sono una manciata, invece, si reggono ancora troppo su stereotipi e, ahinoi, i bug e la pochezza del software di Scarlatto e Violetto rimangono sempre quelli. In considerazione di tutto ciò il mio voto è di 7.1, soprattutto nella speranza che la nona generazione sia, da un certo punto di vista, un punto di non ritorno.