Geek
di Mattia Nesto 15 Dicembre 2020

Giocare a ritmo di jazz con Empire Of Sin

Ambientato negli anni Trenta del Proibizionismo, il nuovo titolo di Romero Games è super divertente

Quando lo scorso ottobre tutto il mondo ha saputo della scomparsa di Sean Connery, molti di noi hanno pensato a quale film del grande attore scozzese fosse il preferito. E, possiamo scommetterci, in molti avranno detto Gli Intoccabili. Le atmosfere del film di Brian De Palma, non foss’altro che per l’ambientazione nella Chicago degli anni Trenta del Novecento, è utile da evocare per parlarvi di Empire of Sin, il nuovo titolo di Romero Games. Un gioco di strategia in cui saremo chiamati a impersonare “una signora o un signore” del crimine nella Chicago degli anni Trenta. E, ve lo possiamo assicurare: poche volte ci siamo divertiti tanto e adesso vi spieghiamo perché.

Il gioco pubblicato da Paradox si segnala, innanzi tutto, per una colonna sonora a tutto swing veramente eccezionale e che riempie bene i lunghi momenti che passeremo nella gestione, tramite menu dedicati, nella gestione dei vari aspetti del nostro impero criminale. Saremo infatti chiamati, nelle prime battute del gioco, a impersonare una/un boss con cui muoveremo i primi passi nella città del crimine di Chicago.

Già la selezione di questo personaggio denota la cura dei ragazzi di Romero: si passa, senza soluzione di continuità, al classicissimo Alphonse Capone, con tanto di pelliccia d’ordinanza, all’irlandese ex pugile, passando per il messicano che ha poco passato il confine degli Stati Uniti fino a una sensualissima cantante di jazz francese. Insomma a seconda del protagonista che sceglieremo avremo bonus e statistiche in più con cui potremo gestire i nostri affari: per esempio, se sceglieremo, come abbiamo fatto noi, la già citata cantante di music-hall, avremo un notevole bonus nelle trattative diplomatiche.

Ma il cuore del titolo è anche molto altro. Contrassegnato da una visuale isometrica classica, che comunque potremo ravvicinare tutte le volte che vogliamo, le strade di Chicago dovranno diventare, ben presto, la nostra casa. Infatti attraverso tutta una serie di attività sempre molto poco illecite, anzi del tutto illegali, che vanno dal commercio clandestino di alcolici sino allo strozzinaggio, la missione sarà quella di diventare sempre più influenti in città, con una potenza criminale che, man mano che si diventerà importanti, finirà anche per tracimare nell’ufficio del sindaco.

Nonostante la versione che abbiamo provato per PS4 non brilli certo per accessibilità dei menu (infatti il font è davvero minuscolo e pensato per una visione, ravvicinati, anzi ravvicinatissima da pc), il gioco in realtà è molto meno complesso di quanto sembri. Nonostante, come vi abbiamo detto prima, passeremo tante ore nei menu a scartabellare statistiche e possibili “nuove reclute” per il nostro impero criminali, i meccanismi sono intuitivi e ben presto li sapremo gestire alla grande. In più, ovviamente, ci saranno le sparatorie e i momenti più d’azione. Infatti no non saremo soli nelle strade di Chicago: altre bande vorranno “fare affari” con noi.

Ecco qui il titolo di Romero Games (ancora non disponibile in lingua italiana) dimostra tutta la sua potenzialità: potremo infatti allearci con quel clan oppure affrontarlo a muso duro trasformando le strade della città in un vero e proprio campo di battaglia. Tramite una gestione delle battaglie a turni e a scacchi (ovvero ogni nostra “pedina” avrà un limitato numero di mosse e di spostamenti da farsi per turno), le strategie che potremo utilizzare sono molteplici. Ecco, ormai l’avrete capito: Empire of Sin è davvero un gioco da vivere con la testa perché solo così facendo potremo diventare una signora o un signore del crimine.

Vi confessiamo che il monte di gioco totale non sappiamo bene dirlo ma possiamo comunicare come, anche solo per una partita superficiale, le cinquanta ore si superano che è una bellezza. Se poi considerate che i dialoghi sono spesso a scelta multa e che si potranno scegliere tra quattordici capi del crimine, beh avete capito da soli che la rigiocabilità è di casa per Paradox. Insomma se avete voglia di fare un tuffo nella Chicago che si muove al ritmo di jazz degli anni ’30, Empire of Sin è la scelta migliore per questo Natale.

Empire of Sin

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