Facebook ha denunciato Mark Zuckerberg. E’ questa la notizia del giorno che solo a leggerla genera stupore. Ma andiamo con ordine, perchè c’è un intrico internazionale da raccontare ed un caso strano da svelare.
Tutto comincia dall’imprenditore israeliano Rotem Guez: tempo fa ha lanciato un Like Store, servizio specializzato nella vendita di Like alle Fan Page delle aziende. Il meccanismo era questo: in cambio di contenuti gratuiti, ogni utente doveva esprimere un Like ad una determinata Fan Page. Ogni Like era pagato a Guez dalle aziende in cerca popolarità di su Facebook. Questo è però in netta violazione dei termini di servizio di Facebook, che chiede a Rotem Guez di sospendere l’attività. L’israeliano non ci pensa nemmeno, continua a vendere i Like e risponde che non è l’unico a farlo.
Facebook a quel punto decide di bloccare il profilo, ma Rotem Guez cita in giudizio il social network attraverso la sua filiale in Israele, sostenendo che non esisteva motivo per la sospensione e chiedendo di riavere immediatamente il profilo.
Siamo al 29 Gennaio 2011.
Nel Settembre 2011 Facebook contrattacca: i suoi legali spiegano i motivi per i quali era stato sospeso il profilo, chiedendo inoltre la chiusura della azienda israeliana.
Il vero colpo di scena arriva però il 7 Dicembre 2011, quando gli avvocati di Facebook scoprono improvvisamente di essere in causa contro Mark Zuckerberg. Lo stupore della notizia si risolve con una rivelazione: il Ministero degli Interni di Israele ha accolto una richiesta di Rotem Guez in cui chiedeva di cambiare il proprio nome. Nuova identità: Mark Zuckerberg. Si, avete capito bene, l’israeliano aveva cambiato nome, prendendo lo stesso del fondatore di Facebook: “Se si vuole fare causa a me, ora bisogna portare in tribunale Mark Zuckerberg” tuona minaccioso l’imprenditore israeliano. “Non è certo il solo a potersi chiamare così” dice l’ormai ex Rotem Guez, rivendicando con orgoglio la nuova identità.
L’imbarazzo di fronte ad una situazione piuttosto surreale non frena comunque gli avvocati di Facebook, che decidono di procedere contro… “Mark Zuckerberg”, chiedendo al giudice di punire l’azienda che aveva violato i suoi termini di servizio.
Si attendono ora gli esiti di una causa incerta, che prevede una sentenza nel caso “Facebook contro Mark Zuckerberg”. Staremo a vedere chi vincerà. Certo è che la fantasia umana è sempre capace di stupire. Intanto qui potete guardare il video in cui Rotem Guez discute con il funzionario pubblico i dettagli del suo cambio di nome.