Geek
di Mattia Nesto 26 Aprile 2023

Dead Island 2: weekend col (non) morto

Dato per spacciato, Dead Island 2 è finalmente realtà. Ed è pure incredibilmente bello da vedere.

Dead Island 2 è, incredibilmente, realtà  Dead Island 2 è, incredibilmente, realtà

Questa mattina stavo leggendo una mail arrivata all’indirizzo del nostro sito a tema Dead Island 2: “Svelate le statistiche: 45 milioni di zombi tagliati a metà,1.1 miliardi uccisi e 756 milioni di arti mozzati A seguito del lancio globale di Dead Island 2 venerdì 21 aprile, Deep Silver e Dambuster Studios hanno annunciato di aver venduto oltre 1 milione di copie dopo soli tre giorni di vendita“. Mi pare che questi dati siano il modo migliore per parlarvi di un titolo che è davvero miracolosamente uscito ed è pure uscito un gran bene. Intendiamoci: Dead Island 2, così come il primo “storico” capitolo, non è certamente un videogioco per gamer raffinati, piuttosto che è un sfiziosissimo passatempo in cui, senza soluzione di continuità, si maciullano zombie e non morti a profusione, quasi non curanti delle conseguenze e, soprattutto, di una scrittura sempre e comunque caciarona e sopra le righe.

Ma il punto, facciamo i seri, non è questo, bensì l’importanza di Dead Island 2, titolo che a conti fatti si merita un 8 pieno pieno è quello di “esserci”, di non aver rappresentato l’ennesima vaporwave di un’industria come quella del gaming che ormai, sempre più, rischia di franare su se stessa per le troppe risorse messe in campo e per meccanismi endemici di promozione-autopromozione che finiscono a fagocitarsi da soli. Deep Silver e Dambuster Studios sono riusciti tra, sul serio, un milione di difficoltà a far uscire un videogioco fatto e finito che, per dire, sin dal suo lancio supera, senza colpo ferire, il più ben strombazzato e, almeno all’apparenza, ambizioso Dying Light 2 .

Laddove, infatti, l’FPP action game di Techland voleva riscrivere i canoni del genere, fallendo però anche solo nell’offire alla videogiocatrice e videogiocatore una degna esperienza (con per altro molteplici e fastidiosissimi rinvii in corso d’opera), l’epopea zombie di Deep Silver e Dambuster Studios non ha promesso nulla di quanto, effettivamente, ha poi dato: sangue, mazzate e un intrattenimento trash a 360 gradi con, tra le altre cose, una grafica veramente molto piacevole. Ma bella veramente. Ora capite il perché di questi numeri?

I numeri di Dead Island 2

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