Narra la leggenda che al Politecnico di Tokyo abbiano inventato questo dispositivo di cucina virtuale per permettere agli studenti e al personale di esercitarsi nei loro manicaretti senza correre il rischio di avvelenare l’intero dipartimento (o dargli fuoco). In sostanza, si tratta di un’interfaccia 3D che funziona secondo i principi della agumented reality e riproduce in maniera del tutto realistica la cottura di varie pietanze, in modo da permettere al cuoco maldestro di fare pratica e a quello provetto di migliorare ulteriormente.
Il dispositivo (ancora senza nome) è collegato a una serie di cavi che riproducono calore, peso e consistenza del cibo, in modo da darvi davvero l’impressione di girare una bistecca in padella o di mescolare gli ingredienti di un soufflè. Mentre cucinate, a seconda delle vostre azioni lo schermo proietta anche vari suggerimenti; ad esempio, come evitare di trasformare un controfiletto al sangue in una suola di scarpa carbonizzata, se è quello che vi capita regolarmente.
Squadre e associazioni sportive: gli accessori che aiutano a rendere profondo il legame con i…
Juni Ba ne Il ragazzo meraviglia dimostra quanto il comics "americano" sia ancora vivo e…
Nick Abadzis celebra la cagnolina Laika in un fumetto superlativo, pubblicato da Tunué. I could…
The Brutalist di Brady Corbet risponde di sì, che è l'unica meta possibile di quel…
Con Suoni ancestrali Perrine Tripier realizza un romanzo sconvolgente e perturbante che parla di politica,…
Kingdom Come: Deliverance II di Warhorse Studios è un instant-classic del gioco di ruolo. La…