Anche se con quarantun’anni di ritardo rispetto alla Russia e all’America, il 23 novembre un’italiana ha preso parte a una missione spaziale. Samantha Cristoforetti, ingegnere milanese, è stata fra le prime a diventare pilota da combattimento per le Forze Aeree italiane e dopo un lungo addestramento è entrata nella storia come prima italiana nello spazio.
Prima di Samantha, altre 58 donne sono state nello spazio. Alcune hanno segnato dei record, altre sono diventate delle icone e alcune purtroppo sono state meno fortunate, rimanendo coinvolte in tragici incidenti.
Valentina Tereshkova
Cosmonauta e politica sovietica, è stata la prima donna in assoluto nello spazio. Dopo aver superato il corso di preparazione per donne cosmonaute, il 16 giugno 1963 venne lanciata dal cosmodromo di Bajkonur.
Svetlana Evgen’evna Savickaja
È stata la seconda donna sullo spazio, anche lei sovietica. Decollò a bordo del Soyuz t-7 nel 1982, 19 anni dopo la sua collega. E’ ricordata per esser stata la prima donna ad aver effettuato il famoso spacewalk.
Sally Ride
Vent’anni dopo l’Unione Sovietica, nel 1983 anche l’America lanciò in orbita la sua prima donna a bordo della STS-7. Morta nel 2012 Sally Ride entrò nel mirino della stampa per la rivelazione della sua doppia vita bisessuale, infatti oltre ad essere sposata con l’astronauta della Nasa Steven Hawley, era compagna dell’atleta e collega Tam O’Shaughnessy.
Anna Lee Fisher
Astronauta e chimica statunitense, è stata la prima mamma ad andare nello spazio. Partecipò alla missione STS-51-A nel 1984. La foto che la ritrae con la tuta e il casco, ha fatto il giro del mondo, diventando un vero e proprio simbolo e fonte d’ispirazione per molti artisti che hanno replicato il volto della Fisher nelle loro opere.
Kathryn C. Thornton
Lanciata nello spazio per ben quattro missioni dal 1989 al 1995, per un totale di quasi mille ore nello spazio, delle quali 21 fuori dai veicoli spaziali.
Judith Resnik
Fu la seconda donna americana a partire per lo spazio, la prima volta nel 1984 con la missione STS-41-D del programma Space Shuttle. La sua seconda missione nel 1986 finì però in tragedia, 73 secondi dopo il lancio il Changellenger si disintegrò. A Judith è stato dedicato un cratere lunare.