Geek
di Mattia Nesto 5 Settembre 2024

Astro Bot: qualcosa che brilla

DA PUBBLICARE GIOVEDI 5 SETTEMBRE DALLE ORE 14

Astro Bot è una perla, un incanto, un incontro, un videogioco che fa stare bene.

Tutta la bellezza di Astrobot www.youtube.com Tutta la bellezza di Astrobot

Astro Bot è una di quelle comete che passano nel cielo del gaming e lo illuminano di divertimento, allegria e qualità. L’esclusiva di casa PlayStation infatti, dopo i fasti del titolo dedicato alla realtà virtuale, convince sotto tutti i punti di vista, attestandosi su una votazione che supera, decisamente, il 9 e arrivando a un sonoro 9.2. Astro Bot è un platform dall’impostazione piuttosto classica, con livelli da superare, oggetti e “Bot” segreti da recuperare oltre che stage bonus da sbloccare. Ma proprio questa classicità, verrebbe da dire da gioco Sega anni Novanta o Nintendo dei tempi d’oro (ma anche di questi), si innesta in un comparto tecnologico di primordine. Era dai tempi del bellissimo Returnal che il DualSense non veniva sfruttato così a dovere: ogni tipo di superficie su cui transiterà il nostro Bot darà una sensazione aptica differente, ci saranno vibrazioni contestuali e tutta una serie di suoni coerenti con il mondo di gioco. Un’immersione a 360 gradi insomma.

Proseguendo con la disamina una cosa che mi è piaciuta tantissimo di Astro Bot è, come direbbero quelli bravi, la brand awareness che prorompe da ogni poro. Infatti questo videogioco è una sorta di dichiarazione d’amore (ma anche un po’ di orgoglio) che il team di Asobi ha realizzato nei confronti dell’universo PlayStation. Astro Bot è, infatti, una vera e propria festa o se preferite album delle figurine delle icone di casa Sony PlayStation, tutti “tradotta” nella chiave di bot: durante la nostra avventura incontreremo i protagonisti dei grandi titoli di successo degli ultimi quindici anni ma ci sarà anche spazio per titoli della primissima PlayStation come PaRappa the Rapper tra gli altri! Insomma, proprio nel periodo di, oggettivo, maggiore appannamento di casa Play (ogni riferimento al “caso Concord” è voluto) ecco che Astro Bot con “dolce e buffa possanza” ribadisce la centralità della console nel mondo del gaming moderno. Rendere la console di gioco la propria “casa madre” è una grande idea, così quella di mettere al centro del titolo il recupero dei suoi pezzi (come ad esempio la memoria SSD) l’obiettivo della quest principale è un’altra genialata mica da ridere.

Si parlava di “iconicità” in Astro Bot www.youtube.com Si parlava di “iconicità” in Astro Bot

Poi Astro Bot è proprio bello da giocare, con un sacco di poteri, trasformazioni e abilità situazionali che renderanno ogni livello una “festa” per il videogiocatore di turno, che si godrà una grandissima avventura, adatta sia ai più piccoli sia ai giocatori più esperti (che quando noteranno, ad esempio, un certo bambino dall’elmo cornuto tra i bot da recuperare, beh, non potranno che commuoversi). A PlayStation, ma non solo, “servono” più giochi così, brillanti e divertenti, realizzati con passione e amore, con tanti segreti da sbloccare se si ha il tempo da investire, ma anche ottimali per una “partita veloce” da un quarto d’ora, “supero questo livello e poi stacco”. Una perla, una cometa, un incanto, un incontro questo Astro Bot.

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