Geek
di Mattia Nesto 28 Agosto 2023

Armored Core VI: Fires of Rubicon e lo stato di grazia di From

Già a partire dal tutorial, Armored Core VI: Fires of Rubicon si (auto)certifica come un gran gioco.

I mecha di Armored Core www.youtube.com I mecha di Armored Core

Un gran gioco a partire dal tutorial, questo è Armored Core VI: Fires of Rubicon, una delle uscite sicuramente più interessanti di questo 2023 così ricco di videogiochi memorabili e che certifica il vero e proprio stato di grazia di From Software. Già perché dopo i fasti, i clamorosi fasti di Elden Ring, oltre quindici milioni di copie vendute nel mondo e il titolo di Game of the Year nel 2022, From con AC VI fa di nuovo centro, per altro recuperando una sua storica IP. E lo fa con un gioco. Ne, a mio avviso, si merita un marmoreo 8.8.

Armored Core VI: Fires of Rubicon è l’apoteosi dell’action di casa From, con una componente di personalizzazione del proprio pg (ops volevo dire del proprio mecha) profonda e stratificata e che, come ormai da tradizione, tracima in dirette conseguenze in game. Perché se è vero che il tutorial di AC VI è già da solo un vero e proprio capolavoro del gaming contemporaneo, ci tornerò, è vero anche che questo videogioco ha una repleaybility davvero immensa. Ogni singolo, o quasi, pezzo del proprio mecha può essere personalizzato e gestito in vario modo, offrendo plurimi approcci alle battaglie che dovremo intraprendere. Scontri, per altro, ambientato in luoghi inquietanti e titanici, mega-fabbriche semi-abbandonate di una Terra dove la presenza umana è solo un lontano ricordo e dove ora gli “hyperrobot” da guerra la fanno da padrone. A livello di impatto grafico, invece, il titolo non fa gridare al miracolo anche se è molto stabile dal punto di vista del frame rate (su Xbox Series X, console sulla quale l’ho provata, andava liscio come l’olio). Peccato, invece, per alcuni fastidiosi muri invisibili entro cui alcuni boss si andavano a “rifugiare” durante le fight risultando non raggiungibili dai miei attacchi. Spero in tal senso in una patch quanto prima.

Ma dicevamo della missione prologo. Beh questa, come un po’ “dice il nome”, è quella che, ovviamente, offre il minore grandi di personalizzazione e di multi-approccio ma che, almeno a mio parere, certifica la bontà del titolo. Con uno scontro infatti di quel tipo, contro un gigantesco elicottero armato fino ai denti, si può saggiare il combat-system raffinato e intuitivo di AC VI fatto di schivate, momento di attacco consecutivo e di ritirate strategiche, frutto di un ottimo compromesso tra rapidità e riflessione. Vedendo le varie live su Twitch di numerosi streamer ho apprezzato come ormai tantissimi content creator si approccino ai titoli From, segno tangibile di come essi siano un po’ entrati nell’olimpo del gaming. Certo, poi in tanti, magari alle prese per la prima volta con un Armored Core (o comunque con un videogioco di casa From Software) pigliano più di uno schiaffone in volto, ma questa è un’altra storia. O forse proprio quello che stavate cercando, no?

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