Akira Toriyama è morto a 68 anni ma il mangaka è immortale da tempo.
SIGNIFICATO Creatura leggendaria o soprannaturale; essere malformato; persona di aspetto repellente; persona perversa; persona eccezionale per caratteri o capacità
ETIMOLOGIA voce dotta recuperata dal latino monstrum ‘prodigio’, derivato di monère ‘ammonire’.
Questa mattina mi sono svegliato leggendo della morte di Akira Toriyama. 68 anni il mangaka babbo di Dragon Ball e Dottor Slump e Arale tra le tante creazioni è stato forse l’artista più importante per tutta una serie di ragazze e ragazzi nati all’indomani del 1975. Infatti grazie al suo stile iconico e fortemente vitalistico, ha rappresentato la parola fantasia nel termine più puro e genuino della parola. Come forse molti di voi, anche io, essendo cresciuto in questo lembo del nostro pianeta Terra chiamato Italia, sono cresciuto tornando da scuola e guardando la puntata di Dragon Ball su Italia 1. Tutta quella, come dire, “mistica e ritualità” delle “braccia alzate per aiutare Goku”, dell’insaponarsi i capelli all’insù con lo shampoo e fare il gesto dell’onda energetica o i pomeriggi passati a scassarsi di mazzate sul Budokai Tenkaichi di riferimento (per me il secondo), ha fatto parte della mia educazione sentimentale.
E questo ok. Lo leggerete in ogni post, tweet o commento su Threads. Il punto, qui, è un altro. Ovvero ribadire come Akira Toriyama è stato un dannato mostro, un artista pazzesco che ha saputo, nel corso di una carriera lunga sì ,ma “solo” perché ha iniziato davvero presto a macinare successi, reinventarsi ed evolversi, passando dal gag manga dalle figure dai contorni arrotondati, dolci e un po’ sexy ai nerboruti “guerrieri Z” fino alle filiformi figure di Dragon Ball Daima, che aveva, di nuovo, fatto innamorare tutto il mondo della sua arte.
Insomma Akira Toriyama, al pari forse del binomia Tezuka/Disney, è stato in grado di plasmare l’immaginario di intere generazioni, grazie al suo talento artistico infinito, alla sua energia fantastico infinita e a quel suo essere eterno fanciullo che, mi pare, essere oggi importante da tenere bene in mente. Insomma non è morto, ha semplicemente cambiato piano di esistenza.