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AIRTIME: 10 anni dopo Napster, Sean Parker e Shawn Fanning di nuovo insieme

L’ultima volta che Shawn Fanning e Sean Parker hanno lavorato il mondo è stato travolto da una Rivoluzione che ha cambiato il paradigma del mercato musicale e non solo. La loro creatura si chiamava Napster ed è piuttosto inutile raccontare di cosa si tratta e cosa ha combinato. 

Da tempo i due sono tornati a lavorare insieme ad un nuovo progetto che fino ad oggi era stato chiamato con il nome in codice Supyo. Terminato il giro dagli investitori, che ha portato una raccolta di finanziamenti per 8,3 milioni di dollari, il progetto comincia ad entrare nella sua fase più operativa. A partire dal nome definitivo della società: Airtime.  

Fanning sarà amministratore delegato oltre ad essere impegnato a seguire lo sviluppo del progetto, mentre Parker vestirà i panni del presidente esecutivo, tornando finalmente a sporcarsi le mani in California, dopo aver giocato per anni il ruolo di “entità divina” in diverse aziende (giusto per citarne due: Facebook e Spotify)

Ma cosa è Airtime? Fondamentalmente un nuovo Chatroulette, ma con un modello completamente diverso, almeno sembra. Airtime sarà infatti basato su una sorta di social-video-chat completamente casuale ed in tempo reale. Fanning e Parker sono ancora vaghi sulle specifiche, ma conoscendo i due personaggi, c’è da aspettarsi qualcosa di sorprendente che punta a risolvere alcuni dei problemi che aveva la videochat random ideata dal giovane Andrey Ternovskiy. Con tutto il rispetto per Andrey” dice Fanning, “con Chatroulette lui aveva solo grattato la superficie di quello che poteva essere un nuovo modello di far incontrare le persone“. 

Secondo Parker “E’ stato come rivedere Napster nel 1999. Un prodotto progettato senza particolari strategie per la diffusione in Rete, ma che si è diffuso grazie al passaparola spontaneo. Chatroulette ha eliminato anche l’ansia di incontrare persone nuove, usando abbinamento casuale tra sconosciuti. Si è però rivelato fin troppo estremo e casuale, attirando fondamentalmente solo persone nude, senza proporre qualcosa di più solido”. 

In effetti Chatroulette, pur partendo da un’idea geniale, non è mai riuscito ad evolversi, finendo per implodere sul suo stesso modello. Di certo il suo giovane inventore non aveva l’esperienza dei due vecchi fondatori di Napster.  “Stiamo cercando di affrontare il problema di quanto è successo negli ultimi 10 anni dei social media“, spiega Parker.  “Facebook è legato alla nostra identità ed alle persone che già conosciamo, ma ha poco a che fare con persone che non conosci“. Ed è proprio questa la sfida di Airtime, riproporre il modello di Chatroulette all’interno di un modello basato su un’avanzata esperienza video e che colga il meglio dei social media contemporanei per incontrare nuove persone. 

 

Come farà a vincere questa? Fanning e Parker al momento non dicono molto. Ma è possibile che si cerchino di recuperare modelli basati sulle passioni e sugli interessi. Un po’ come MySpace o MyYearBook, entrambi in forte crisi per non essere riusciti a modernizzarsi e rimanere al passo coi cambiamenti imposti dal modello Facebook, ma che potrebbero essere fonte di ispirazione per alcune funzionalità di Airtime. Un altro modello di Airtime potrebbe essere quello del personal-streaming stile YouNow. Ed è ovviamente probabile che il progetto sarà fortemente integrato con Facebook, Parker in questo ha un “discreto vantaggio” sugli altri nel prevedere le mosse di Zuckerberg. La fruizione in mobilità dovrebbe poi essere uno degli ulteriori punti di forza di Airtime. 

Non resta che attendere ancora un poco e scoprire se i due Napster Boy riusciranno nuovamente a spaccare il mondo ed inventare un nuovo paradigma. 

Stefano Yamato

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