I linguaggi di programmazione sono essenziali per la comunicazione di oggi e per quella di domani. Non c’è dubbio sul fatto che saper programmare sia diventata un’abilità molto richiesta in ogni settore di lavoro. Ormai si tratta di un requisito per tutti: dagli insegnanti, agli studenti, agli esperti di economia, ad ingegneri, matematici e fisici.
Se si vuole rimanere al passo con i tempi, è bene imparare qualcosa a riguardo; e se si vuole andare oltre una semplice conoscenza superficiale, è possibile frequentare un corso di programmazione web, proprio come quello offerto da aulab, che permette a tutti – da chi parte da zero a chi sa già qualcosa – di imparare l’essenziale per poter poi entrare nel mondo del lavoro.
Spesso si pensa alla programmazione come ad un processo monotono e ripetitivo, che consiste nella scrittura di righe e righe di codice e numeri incomprensibili, e nel trascorrere ore ed ore davanti allo schermo di un computer. Non tutti sanno che in realtà programmare può essere divertente e può dare sfogo alla creatività.
Dietro la programmazione c’è un intero mondo, che non tutti conoscono. Ecco alcuni fatti interessanti sulla programmazione.
Tra i diversi linguaggi di programmazione, si possono distinguere quelli più semplici, facili da usare per chi è alle prime armi, da quelli più articolati, che spesso vengono usati dai programmatori più esperti.
È un errore pensare che l’unico modo per farsi strada nel mondo della programmazione sia quello di entrare nell’industria tecnologica. Ci sono migliaia di vie alternative: dall’arte, al design, dall’ingegneria, all’analisi dati, dalle scienze ambientali, alla ricerca medica e tanto altro ancora.
Ada Lovelace è stata la prima programmatrice della storia e la prima a scrivere un algoritmo eseguibile da una macchina.
In questo ambiente, con il termine “bug” si indicano errori o difetti di un sistema. La prima volta è stato usato proprio a causa di un problema dovuto alla presenza di un insetto in un computer.
Ad oggi, gli smartphone che vengono utilizzati ogni giorno dalla maggior parte della popolazione funzionano grazie a codici che sono addirittura più complicati di quelli usati per i computer della NASA di cinquanta anni fa.
Per questo motivo, chi impara ad usare un certo linguaggio, apprende anche un meccanismo che può applicare anche agli altri.
Siamo circondati da oggetti che funzionano grazie al fatto che sono stati programmati per fare ciò che fanno.
È stato uno dei pilastri ed è stato ampiamente utilizzato nei campi scientifici.
Imparare a programmare aiuta a sviluppare abilità analitiche e permette di diventare più abili nella risoluzione di problemi; ma serve anche a pensare in maniera creativa, logica e sensata, e può anche aiutare a sviluppare abilità come la comunicazione. Spesso e volentieri, infatti, i programmatori e gli sviluppatori web si ritrovano a lavorare con persone che non sono del settore, alle quali devono saper spiegare cosa intendono fare. Per questo motivo è importantissimo saper comunicare.
Negli ultimi anni si sta pensando di insegnare la programmazione anche ai bambini, perché ormai nel mondo del lavoro saper programmare sta diventando essenziale, e quindi prima si impara, meglio è.
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