Society
di Lorenzo Mannella 2 Novembre 2015

Umbrella Italian Division è l’ultima difesa tra noi e gli zombie

Incontro ravvicinato con i fan di Resident Evil che vestono i panni di mercenari e zombie per le strade di Lucca Comics e non solo. Grazie a elicotteri, bus infestati e un taglio molto cinematografico non passano mai inosservati.

Umbrella Italian Division ReflexStudio - In prima linea contro gli Zombie.

Li avete visti di sicuro a Lucca Comics, su un bastione delle mura cittadine. Le squadre tattiche schierate di fronte a un elicottero per dare copertura agli scienziati impegnati nei laboratori. La missione: difendere l’avamposto da orde di zombie che infestano un autobus dai vetri lordi di sangue. È la Umbrella Italian Division (UID), una associazione culturale no-profit che riunisce i fan della saga di Resident Evil – per chi se lo fosse perso, è quel videogioco survival horror della Capcom che molti di noi hanno giocato fino a farsi venire gli incubi.

Persone che per passione vestono i panni di mercenari, scienziati, zombie e mostri. A descrivere così gli associati di UID uno potrebbe pensare al cosplay, ma in realtà è una cosa un po’ più articolata. Alla Umbrella fanno Sci-Fi re-enactment, una “rievocazione fantascientifica” dei film di Resident Evil in cui zombie e forze di sicurezza si affrontano davanti agli occhi del pubblico, spesso coinvolgendolo. I personaggi sono interpretati in modo fisso dagli associati, un po’ come gli attori al cinema. “Tutto è partito da un gruppo di ragazzi fan di Resident Evil che ha deciso di organizzare un gruppo per organizzare qualcosa di più strutturato” ci dice Stefano Leoni, portavoce e vice-presidente di Umbrella Italian Division.

 

 

Umbrella Italian Division è nata nel 2009 grazie a cinque soci fondatori. Oggi gli associati sono circa un centinaio. Li trovate sempre a eventi come Lucca Comics, Cartoomics, Torino Comics, Etna Comics, Romics e altre iniziative legate a lancio di film e videogiochi, comprese le feste a tema. “La partecipazione è su base volontaria” dice Leoni, “proponiamo un evento all’associazione, e se raggiungiamo la massa critica ci lanciamo nell’opera”.

Di strada ne hanno fatta parecchia. Tre anni fa, UID ha restaurato, grazie al museo dell’azienda AgustaWestland, un modello in scala 1:1 di un elicottero. Quest’anno ha aggiunto un vero autobus infestato dagli zombie. “Volevamo un percorso horror per Lucca Comics, resistente alle intemperie” dice Leoni. “Così è nata l’idea di comprare un veicolo da un demolitore e attrezzarlo come volevamo noi”. L’idea ha avuto molto successo perché “è una novità avere una attrazione interattiva dove le persone possono giocare, tutto in un’area ad accesso gratuito, senza fare la fila”.

 

Appena scesi dall'elicottero di Umbrella Italian Division Emanuela Giurano - La squadra della Umbrella schierata di fronte all’elicottero Agusta AW109 Stealth durante Torino Comics.

 

Chi sono i partecipanti a Umbrella Italian Division? “Una realtà variopinta: impiegati, liberi professionisti, giramondo. Persone in situazioni varie ed eventuali. L’età media è sui 20-30 anni. Diciamo anche 35, con qualche punta in più. È una associazione giovane che va incontro ai gusti del pubblico, che non è facilissimo da accontentare. Un pubblico che ha passione per zombie e non-morti, ma che ormai li ha visti in tutte le salse. Bisogna dare qualcosa di nuovo”.

Quel “qualcosa di nuovo” è la Zombie Walk, un evento aperto a tutti coloro che vogliono calarsi nei panni di civili, zombie e squadre inviate a fermarli. UID ha contribuito alla sua realizzazione nel corso di Lucca Comics 2015, mescolando le sue attività a quelle di altre associazioni. “Siamo pronti a tutto. A volte ci capita di incontrare gruppi con iniziative simili. Si crea una collaborazione spontanea, ad esempio con chi preparano cosplay horror-zombie”. In ogni caso, Leoni e gli Umbrellas puntano sempre sulla “forte atmosfera, perché è lì che giochiamo le nostre carte migliori”.

 

La squadra di Umbrella Italian Division ReflexStudio - Qualcuno ha chiamato la squadra?

 

A volte però la realtà entra a gamba tesa sulla finzione. Può capitare che, durante i giorni più caldi a livello di affluenza, eventi come Lucca Comics creino disagio alla città. “La cosa importante, in eventi del genere, è che il pubblico è di buon umore. Allora puoi affrontare certe criticità in modo positivo”. Leoni racconta anche di una volta in cui un ragazzo ha avuto un malore in una manifestazione. Il gruppo di Umbrella si è affrettato a fare spazio tra la folla per far passare l’ambulanza. “Tutto risolto, grazie anche alla collaborazione dei presenti che hanno reagito apprezzando l’impegno che ci mettevamo”.

 

Gli zombie tenuti sotto controllo dalla Umbrella sfilano a Lucca Comics 2014 ReflexStudio - Gli zombie tenuti sotto controllo dalla Umbrella sfilano a Lucca Comics 2014

 

Insomma, gli zombie sono entrati in modo lento e inesorabile nel nostro immaginario, detronizzando anche i vampiri. Come dice Carol Senf, professoressa al Georgia Institute of Technology, “dato che i mostri riflettono le paure più profonde dei tempi in cui sono creati, gli esseri umani non vedono gli zombie come una minaccia individuale e seducente, ma un gregge senza volto, identificato solo dai movimenti dinoccolati, lamenti animaleschi e inarticolati”.

Zombie o no, l’Umbrella Italian Division è sempre alla ricerca di nuove reclute. Potete candidarvi a questo link ed entrare in un universo fatto di grandi e piccole cose. Alla fine di ogni evento, il gruppo di UID smonta l’elicottero, ripulisce l’autobus e lo riporta nella base lucchese dell’associazione. “Non è tanto il mondo di Resident Evil, è una questione di essere un gran gruppo di cui tutti vogliono far parte perché si fanno grandi cose e ci si diverte”.

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