Se pensate agli anni ’70, ai pantaloni a zampa d’elefante, ai capelli cotonatissimi e alle folte basette, alla discomusic, la prima cosa che vi viene in mente è La febbre del sabato sera, il musical di John Badham che nel 1977 porta in giro per il mondo la nightlife newyorchese e chiude definitivamente il capitolo. Sì perché di lì a poco arriverà il punk e l’estetica tipica dei seventies sembrerà un lontano ricordo.
Il capo indiscusso della situazione è Tony Manero, un italoamericano di Brooklyn estroverso e rissaiolo, che ha un solo talento: balla come un dio. Chi avrebbe potuto interpretarlo se non John Travolta?
La musica, importantissima, era firmata dai Bee Gees. Ancora oggi, come parte l’intro di Stayin’ Alive, ci mettiamo in posa plastica al centro della dancefloor con il movimento pelvico, una mano su un fianco e l’altra a indicare il cielo.
Il look di Tony Manero era di quelli indimenticabili: completo bianco comprensivo di gilet, pantalone a zampa e giacca, camicia nera con colletto chilometrico, sbottonata quanto basta per far fuoriuscire i peli del petto e le svariate catenine d’oro. Idolo.
Qui sotto potete vedere tale outfit indossato per l’occasione da Ozzy Osbourne.
Importantissimi erano i capelli, meglio se tetracotonati, in modo da fornire dolce giaciglio per uccellini che hanno perduto il nido.
John Travolta, prima di cadere nel dimenticatoio come ballerino, ne aveva fatti di film in cui spopolava. Basti pensare a Staying Alive, blockbuster degli anni 80 diretto da Sylvester Stallone in cui il nostro eroe interpreta una versione di se stesso fisicatissima e molto oliata, vestita peraltro in modo sobrio.
Come dimenticare poi il mitico musical Grease del 1978, ambientato negli anni 50 in cui il nostrio beniamino canta e balla con Olivia Newton-John?
Per arrivare, ma chiaro, all’interpretazione di Vincent Vega in Pulp Fiction e al duetto con Uma Thurman.
Ma torniamo alla Febbre. Negli anni si è attirato centinaia di meme e di parodie, com’è giusto che sia.
Sotto invece, la versione del famoso balletto nel film L’aereo più pazzo del mondo.
Pure Jimmy Fallon ha ricalcato la famosa camminata di Travolta nel film.
Ma il nostro eroe non teme confronti, neanche quando, abbattuto, torna a casa dopo averle prese.
D’altra parte, è il true king della sala da ballo. Per sempre.