Ho visitato in anteprima la mostra Yoshitaka Amano Corpus Animae che apre oggi alla Fabbrica del Vapore di Milano: è imperdibile.
Definire come imperdibile la mostra Yoshitaka Amano Corpus Animae che oggi aprirà i battenti (qui potete acquistare i biglietti) è quasi superfluo per almeno tre ragioni. La prima è che Amano è un artista di livello internazionale, non soltanto creatore dal punto di vista estetico e immaginifico di tutti i principali protagonisti dei giochi “main line” di Final Fantasy, ma anche “inventore” di Vampire D.e autore dell’unica copertina non fotografica di Vogue nella sua storia. La seconda è che la sua autorità si è allargata, diciamo così, in talmente tanti campi, da tracimare dalla cultura “bassa” del pop a quella “alta” delle gallerie d’arte. E, infine, e la mostra alla Fabbrica del Vapore divisa in quattro sezioni che ripercorrono la carriera del maestro (dagli inizi con il periodo Tatsunoko, passando per l’avvicinamento alla cultura occidentale con il lavoro assieme a Gaiman e agli eroi Dc e Marvel e la già citata parte legata ai videogiochi) ci permette, proprio con la sezione numero quattro denominata “Free Spirit” di ammirare un Amano “libero” da opere su commissione, ma guidato giustappunto dal suo solo e unico gusto artistico. Questa sezione, vi dico la verità, è la vera chicca assoluta di una mostra che raccoglie materiale unico e mai visto in Europa del sensei.
Il percorso espositivo, oltre ad essere davvero ampio e ricco, è stato pensato in modo contemporaneo, grazie al lavoro del Politecnico di Milano che sotto la guida di Fabio Viola ha allestito una mostra eccezionale anche da questo punto di vista. Lo stesso Viola, davvero entusiasta durante la visita guidata per la stampa, ci ha spiegato per filo e per segno anche il modo con cui sono state selezionate, “pensate” e posizionate le opere, una sorta di mostra nella mostra che si percepisce ad ogni passo. Qui non siamo davanti a tante, troppe, mostre “preconfezionate” che si possono trovare in giro per l’Italia e il mondo, ma a qualcosa di unico, che grazie a Lucca Comics, promotrice di tutta questa iniziativa, è disponibile oggi a Milano. Da sottolineare poi la presenza di un qualcosa che mai avrei pensato di vedere: ovvero un cabinato originale, oltre che rarissimo, della prima incursione del sensei Amano nel mondo dei videogiochi, ovvero Esh’s Aurunmilla.
Certamente la “galleria d’onore” con tutti i loghi e i primi concept art di ogni singolo Final Fantasy realizzato dal 1987 è un qualcosa che da sola vale il prezzo del biglietto. Infatti è davvero strabiliante, dopo tutto il percorso cronologico tra le opere del maestro, comprendere il processo creativo che porta Amano ha pensare e realizzare i suoi iconici personaggi per la serie Square, che poi debbono essere adattati in computer grafica naturalmente. In questo “scarto” c’è tutta la potenza mitopoietica di un artista a tutto tondo come Yoshitaka Amano.
La mostra alle ex cisterne della Fabbrica del Vapore di Milano sarà aperta fino al primo marzo e il mio bruciante, diciamo così, consiglio è quello di non perderlo: toccare con gli occhi l’arte di un maestro assoluto è qualcosa di raro e la mostra Yoshitaka Amano Corpus Animae ce ne dà la possibilità. Per altro, proprio nella prima sezione, si possono ammirare le opere di Amano su Pinocchio, un tocco “collodiano” che è la ciliegia sulla torta più artistica che ci sia.