Art
di Simone Stefanini 2 Ottobre 2019

Vogliamo anche in Italia il Tinder per conoscersi al museo

Con tutti i musei che abbiamo nel nostro Paese, funzionerebbe tantissimo

Avete mai provato Tinder? Per molti l’app di incontri più famosa nel mondo è stata la svolta per la vita affettiva ma anche per quella sessuale: pochi preliminari, poco imbarazzo, i due si incontrano e sanno già di piacersi (almeno sulla carta), quindi dovranno solo rinnovare quella consapevolezza senza rovinare tutto con comportamenti horror. Facile proprio come sembra, eppure per i timidi patologici, che non amano troppo la mondanità, neanche Tinder potrebbe funzionare.

Pensate agli appassionati d’arte, che sono soliti frequentare musei da soli per guardare le opere d’arte ma anche, segretamente, per incontrare casualmente qualche persona interessante con cui parlare della passione in comune e poi, chissà, anche di tutto il resto. Proprio per loro il team dell’azienda francese Culturaliv ha lanciato l’app Muzing, dedicata agli incontri nei musei.

L’app la scaricate gratuitamente per Android e iOS, poi inserite i vostri dati e cercate tra gli altri utenti, quelli che hanno i vostri stessi interessi e che, magari, abitano a due passi da voi. Obiettivo: andare insieme al museo e far partire la conversazione sull’argomento sicuro, poi tra cultura, arte ed emozioni non si sa mai cosa può scattare. 

L’app vi chiede nome, data di nascita, fotografia, una breve descrizione, le preferenze in fatto di uomini o donne, quale fascia d’età vi interessa e, cosa importantissima, se cercate solo compagni per andare ai musei o se, già che ci siete, cercate anche persone con cui avviare una relazione.

Dichiara uno degli ideatori di Muzing: “La nostra mission è ispirare creatività attraverso connessioni umane significative, mostra dopo mostra. Il ruolo del museo nella società sia importante e sottovalutato: il lavoro che i musei fanno ci informa sul nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro, e le storie che raccontano ispirano la nostra creatività e formano la nostra visione”.

Ora che sapete di questa possibilità, calmate i vostri bollenti spiriti: l’app per ora funziona solo in Francia, a Londra e a New York, quindi se non vi trovate da quelle parti, difficilmente potrete matchare con qualcuno. Se vi solletica l’idea, scrivete al sito ufficiale per sensibilizzarlo verso le vostre esigenze. Con tutti i musei e le opere d’arte che abbiamo nel nostro paese, non sia mai che con la scusa della relazione ci facciamo anche un po’ di cultura.

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