Il passato ci affascina e ha un che di romantico, forse perché ci da l’idea che una volta c’era tempo, tempo per scegliere le parole giuste, tempo per fare le cose con le proprie mani e con cura, una volta tutto era meno dozzinale, meno costruito “in serie” e forse lo erano anche i sentimenti.
Nelle fotografie di Kerényi Zoltán ritroviamo questo romanticismo, mischiato però alla nostra realtà, una realtà più veloce, più dinamica, più distratta. Sono scatti rubati ad alcune città ungheresi oggi, in cui sono stati inseriti scatti di quelle città rubati molto tempo fa. C’è anche una piccola serie dedicata all’ Italia, con fotografie senza tempo della città di Venezia. La raccolta si chiama “Ablak a Múltra”, che tradotto significa “Finestra per il passato” , una finestra da cui far entrare l’amore per le cose, che oggi muore un po’ ogni volta che si abbrevia una parola o si passeggia guardando uno smartphone e non il cielo.
Per tutta la gallery visitate il sito di Ablak s Mùltra , troverete il calendario delle sue mostre e un video che ricorda la sua esposizione al Sziget Festival 2012.