C’è sempre una buona ragione per smentire un luogo comune, soprattutto se molto abusato. Grazie a TUTTE Collective, oggi possiamo smentire lo stereotipo delle donne che non sanno fare gruppo come gli uomini. Come dice il nome stesso, TUTTE è un collettivo che raccoglie illustratrici “emergenti, amatoriali e in cerca di editore”. Le parole sono di Cecilia Grandi, classe 1994 e a sua volta illustratrice con il nome d’arte Tuttotonno.
“Tutte è un contenitore di idee – ci spiega Cecilia – un mare di cose tra cui un collettivo di illustratrici. Proprio perché è un collettivo aperto è in continua evoluzione. È nato quest’estate perché ho sentito la necessità di raccogliere insieme tutti questi talenti e metterli a disposizione di chi li vuole accogliere, di tutti, possibilmente”. Primo obiettivo, non mettere paletti: “Per entrare in Tutte non è richiesto alcun prerequisito se non quello di essere originali e comunicare qualcosa di diverso e un punto di vista personale. È anche importante condividere un pensiero che è quello del femminismo intersezionale e inclusivo perché è nelle fondamenta del nostro collettivo: vogliamo raccontare l’esperienza di una donna nel mondo (e in Italia), oggi.”.
Il lancio del progetto è avvenuto quest’estate: dalla pre-adesione di 10 illustratrici, oggi Tutte è fatto da 40 artiste ed è pronto a uscire dal web per diventare un prodotto cartaceo. “Da oggi siamo ufficialmente anche una zine, che può essere acquistata sul nostro store – continua Cecilia – Prevediamo tre uscite stampate annuali sempre con diverse illustratrici. Siamo totalmente autoprodotte e per questo stiamo chiedendo un’offerta libera a chi volesse sostenere il progetto. Tutto il ricavato delle vendite andrà raccolto in una cassa comune che useremo per stampare i prossimi numeri.”. Non un crowdfunding vero e proprio, visto che al momento non sono previste ricompense, ma senz’altro un progetto che punta molto sulle libere donazioni degli appassionati, che possono sostenere Tutte via Paypal.
Un passo importante, che però vuole essere solo il primo. L’obiettivo dichiarato di TUTTE Collective è infatti andare oltre l’illustrazione, per creare un “dizionario di nuovi talenti a cui attingere”, una sorta di panoramica sulle donne italiane di maggior talento in ambito creativo. Del resto, tornando all’illustrazione, si tratta di un periodo particolarmente positivo per le illustratrici italiane: “Secondo me è successo un po’ per caso ma nel momento giusto – chiosa Cecilia – Sicuramente vedo un cambiamento, uno spiraglio. È un bene che tante ragazze giovani ma anche donne adulte siano più “esposte” oggi come oggi al pensiero femminista, sicuramente se ne parla di più che in passato (in tanti modi, non tutti corretti). Quello che è successo a me da quando ho capito il vero significato di questa parola è che mi sono sentita parte di qualcosa di più grande e quindi più coraggiosa e ho deciso di espormi, non so se questo sia successo anche ad altre persone. Forse tante artiste italiane hanno visto questa nuova ondata come un’opportunità di parlare di esperienze femminili e raggiungere effettivamente qualcuno e penso che tante ci siano riuscite. Mi viene in mente “Quasi Signorina” di Cristina Portolano, un racconto simile con simili tematiche era difficile da trovare anni fa. Se fossi una bambina/ragazzina e leggessi oggi un libro così sicuramente cambierei il modo in cui penso alle donne e alla società o comunque mi metterei in dubbio e questo è molto importante”.
Per il lancio del primo numero, Tutte Collective ha organizzato anche una festa, che si terrà a Milano a Macao, il 5 novembre.