L’informazione può essere anche bella, non solo utile. Te ne convinci sempre di più scorrendo i vincitori degli Information is Beautiful Awards, gli Oscar delle infografiche assegnati dall’omonimo sito web curato dal data journalist David McCandless. Visto che la sua missione è “distillare dati, informazioni e conoscenze in visualizzazioni, infografiche e diagrammi che siano belli, interessanti e, soprattutto, utili” abbiamo selezionato i 10 progetti che ci sono piaciuti di più, a prescindere dalle medaglie assegnate. Ovviamente c’è anche una bella fetta di Italia.
Un’esperienza immersiva. Di fronte a The Fallen of World War II non capisci bene se si tratta di un documentario o di una visualizzazione interattiva spinta ai limiti massimi. Disponibile in sette lingue diverse, questo lavoro immenso mostra il numero di morti durante tutta la Seconda guerra mondiale e contestualizza gli eventi chiave del conflitto. Da vedere, fa venire i brividi.
Quanti alberi ci sono sulla Terra? È una delle classiche domande da bambino che lascia spiazzati gli adulti. Di solito uno se la cava sparando un numero molto, molto grande a caso. D’ora in poi, grazie a questa video-infografica pubblicata da Nature potrete dire di avere la risposta esatta. È una cifra enorme: considerate solo che per calcolarla ci sono volute 421.529 misurazioni diverse in tutti i continenti.
I conflitti di oggi. Spiegare gli ultimi cinque anni di guerra in Siria in un video di cinque minuti è un’impresa quasi impossibile. Ci sono riusciti quelli di Vox – ne abbiamo già parlato qui – realizzando una video-infografica chiara e spiazzante.
GIF embrionale. Eleanor Lutz ha messo insieme una infografica animata che ripercorre la formazione di un essere umano partendo dalla prima divisione cellulare fino alla nascita. La GIF è formata da 44 animazioni di 9 frame ciascuna, per un totale di 396 immagini compattate tutte insieme.
Infoporn. Ingiustamente, Valar Morghulis ha preso solo la medaglia di bronzo. Secondo noi avrebbe meritato quella di platino. Dissaporti a parte, l’infografica su tutti i morti di Game of Thrones è davvero uno spettacolo. Dentro c’è tutto, anche se è aggiornata solo alla quarta stagione.
Giorgia Lupi, Stefanie Posavec
Stile analogico. Cosa succede quando il format dell’infografica digitale incontra la vecchia carta stampata? Nasce Dear Data, un progetto portato avanti da Giorgia Lupi e Stefanie Posavec, che si sono scambiate una serie di cartoline illustrate a mano: i soggetti non erano né monumenti, né panorami, ma infografiche ispirate ai dati generati dalla vita di tutti i giorni. Il progetto diventerà anche un libro curato da Penguin, in arrivo per settembre 2016.
La vita è un dato. Non è facile trovare le parole per descrivere Nicholas Feltron, l’ex designer di Facebook che pubblica una serie di infografiche dettagliatissime sulla propria vita privata – dal numero di email inviate al giorno fino alle ore di sonno su base mensile. È un genio? Un pazzo scatenato? Un visionario? Ce lo diranno i dati.
Libertà sulla carta. Menzione particolare per il lavoro di Sara Piccolomini, information designer di Milano che ha raffigurato la classifica sulle libertà fondamentali nel mondo secondo Freedom in the World in una infografica per Il Corriere della Sera.
Michael Yap, Zoe Mendelson, Zack Davenport
Venti di guerra. Spesso le infografiche diventano parte di prodotti editoriali dal forte impatto giornalistico. È il caso di Drones, una pubblicazione online che esplora l’utilizzo da parte degli Stati Uniti dei velivoli senza pilota in operazioni belliche.
Laurea con lode. Se tutti gli studenti fossero come il tedesco Mark-Jan Bludau staremmo tutto il giorno in classe a spiarli. Rare Elements è il progetto di tesi con cui si è laureato all’università di Aachen: una serie di poster-infografiche che spiegano il significato degli elementi rari che sono utilizzati soprattutto nel settore delle energie rinnovabili.