Il limite di ogni quadro è la cornice, anche se non la possiede. Immaginate però se una parte del soggetto di un dipinto potesse erompere dal suo confine, per posarsi e invadere altre cose e possibilità.
Valerie Hegarty realizza opere in cui le tematiche dei dipinti si spingono al di fuori della loro “linea d’arresto”, emancipandosi e connettendosi con l’ambiente che li circonda.
Adopera materiali fragili e precari come legno, schiuma e carta, al fine di interrompere l’ immortalità del dipinto comunemente fissato alla parete.
Un albero disegnato in una tela, si dirama così nella linea infinita del cielo, convertendosi in un organismo a sé stante.
Passare dalla prevedibilità dell’ordine all’ estro del disordine, non è mai stato così poetico.
via: valeriehegarty.com
Squadre e associazioni sportive: gli accessori che aiutano a rendere profondo il legame con i…
Juni Ba ne Il ragazzo meraviglia dimostra quanto il comics "americano" sia ancora vivo e…
Nick Abadzis celebra la cagnolina Laika in un fumetto superlativo, pubblicato da Tunué. I could…
The Brutalist di Brady Corbet risponde di sì, che è l'unica meta possibile di quel…
Con Suoni ancestrali Perrine Tripier realizza un romanzo sconvolgente e perturbante che parla di politica,…
Kingdom Come: Deliverance II di Warhorse Studios è un instant-classic del gioco di ruolo. La…