Il Sole, la Luna, la Morte, ma anche l’Appeso e il Matto: sono solo alcune delle figure che da sempre compongono gli arcani dei tarocchi. Figure simboliche, in grado di raccontare molto dell’esistenza di chi si sottopone alla lettura. Per chi crede a questo tipo di interpretazioni, ovviamente. La notizia è che da oggi è disponibile un intero mazzo di nuovi tarocchi, che prendono ispirazione non dalle storiche figure della tradizione, ma da quelli che sono i nuovi simboli della vita quotidiana: i tarocchi dei social network.
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Si tratta dei Tarocchi dei social network e a realizzarli è stato l’illustratore italiano Jacopo Rosati, che ha messo insieme figure tipiche dei nostri tempi online: dal principe africano che cerca di truffarti via mail chiedendoti soldi al troll, dalle fake news all’hater, passando per Acrobat, non nel senso dell’acrobata ma del software. “Mi piaceva l’idea di poter unire il vecchio al nuovo – ci racconta Jacopo Rosati – Dal punto di vista concettuale i tarocchi rappresentano un previsione del futuro, quindi mi sembrava interessante accostarli a delle situazioni quotidiane che viviamo ogni giorno sul web”.
Il risultato di questo lavoro è una serigrafia con tutte le nuove carte, realizzata a Venezia presso il Laboratorio Fallani: “Dal punto di vista tecnico ero interessato ad utilizzare un segno grezzo – continua Rosati – con un fuori registro piuttosto marcato per dare l’impressione di una stampa antica e povera. Questo mi ha aiutato ad unire un’estetica arcaica ma con dei contenuti estremamente attuali”
Qual è la figura che va temuta di più in un’ipotetica lettura di questi tarocchi dei social network?
Probabilmente la “Fake News” è la carta più pericolosa perché ha il potere di distorcere la realtà nelle menti di quelle persone che non riescono ad analizzare gli eventi in modo oggettivo ed accurato. È una carta che porta alla mistificazione della realtà e penso che i social network siano colpevoli di non cercare di porre un freno alla diffusione dei portali dove circolano notizie false e costruite per mistificare la realtà.
E la più fastidiosa?
Sicuramente i gattini perché rappresentano quel tipo di contenuto di basso livello che quasi sempre prevale sul contenuto di qualità.
È stato difficile delineare tutto le figure dei tarocchi dei social network? Qual è la prima e quale l’ultima trovata?
Non molto in realtà, avrei voluto inserire delle figure più irriverenti ma ho preferito una linea che definirei “politically correct” forse per paura di offendere qualcuno finendo per pescare io stesso la carta del Troll, la prima che ho disegnato. L’ultima carta che ho disegnato è stata “Dick pic” perché era la più complicata dato che rischiavo di essere volgare.
I social sono relativamente giovani, si parla di meno di 10 anni, secondo te come è possibile che si siano già create figure così delineate?
Diciamo che molte di queste figure esistevano anche prima dei social ma, nell’internet “primitivo”, era più difficile entrare in contatto con le persone. I forum e le chat mIRC prevedevano un minimo di conoscenza dello strumento e quindi non tutti ne avevano accesso, questo portava ad una selezione degli utenti. Inoltre bisognava rispettare alcune regole di educazione e di scrittura, altrimenti si veniva allontanati. Adesso tutto è molto più facile, tutti possono dire la loro e questo ha abbassato notevolmente il livello. Queste figure sono un po’ come le maschere della commedia dell’arte, molte persone sul web tendono ad indossare maschere diverse in base alla situazione perché si viene a creare una sorta di distacco emotivo fra web e realtà.