Carmen Stolfi ha chiesto a 5 artisti bravi (Stian Ådlandsvik, Keren Benbenisty, Jacqueline Doyen, Sarah Ortmeyer e Giuseppe Pietroniro) di interpretare la nozione di estraniamento come migrazione di segni e di significati. Ovvero, di indagare il concetto di displacement (in inglese suona meglio) inteso come capacità del linguaggio umano di comunicare concetti non immediatamente ‘leggibili’. Il tutto, confezionato con il titolo “So near the garden but still miles away”, è in mostra da oggi (opening ore 19) fino al 7 aprile 2012 da 1/9 UNOSUNOVE ARTE CONTEMPORANEA a Roma (via Degli Specchi 20).
Una bella riflessione sulla condizione sociale, politica ed economica attuale del nostro paese nella quale scelte e situazioni dalle quali prima si prendevano le distanze perché ritenute inammissibili, rappresentano ora la normalità e l’abitudine.
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