

Per la maggior parte di noi il valore di un libro risiede nel suo contenuto. L’artista Jacqueline Rush Lee non la pensa così, o meglio, oltre alle parole pensa che i libri siano un mezzo per trasmettere anche altro. Jacqueline realizza infatti queste incredibili sculture trasformando libri usati in forme astratte come fiori che sbocciano, animali, sfere e altre forme intriganti. Alcune non vi ricordano qualche formato di sushi, magari gli hosomaki?
Il lavoro di Jacqueline è nato indagando il libro come oggetto ispirandosi al concetto di Jorge Luis Borges: “Un libro è qualcosa di più di una struttura verbale o di una serie di strutture verbali: è il dialogo che si stabilisce con il lettore… un libro crea lo spazio tra il testo la propria immaginazione.”

L’artista usa il libro come materia prima e attraverso vari processi rimescola l’idea che ne abbiamo “Ho considerato a lungo la forma del libro come un potenziale mezzo di espressione e contemplazione, le mie sculture eliminano il contenuto scritto per creare una lettura esperienziale di una struttura fatta di libri.” spiega Lee.
Il lavoro dell’artista è diviso in tre principali gruppi, legati all’evoluzione del suo stile: “Book Sculpture 1998-2005” vede una serie di opere realizzate attraverso un processo sperimentale. Le pagine di libri e periodici venivano incendiate e fuse con dei forni speciali per poi essere trasformati nella serie che l’artista chiama libri “fossilizzati” esposta nella mostra Ex Libris (1998-2000).

Un secondo gruppo di opere “Book sculpture 2007-2016” raggruppa i lavori della Volume Series e le componenti reticolate della Inked Series.

“Chromascapes” raccoglie dei vorticosi vasi di carta e una serie di animaletti colorati astratti realizzati con ritagli di carta e reti metalliche. Se vi interessa approfondire il lavoro dell’artista potete dare un’occhiata al sito ufficiale di Jacqueline Rush Lee.
[via fubiz]