A luglio si inaugura al Macro di Roma, Roma Pop City 60-67, una mostra dedicata agli artisti della cosiddetta Scuola di piazza del Popolo che, dall’inizio degli anni ’60 in avanti, ha cambiato i canoni della pittura e del linguaggio visivo abbracciando i nuovi temi e le nuove forme produttive tipiche della Pop Art americana.
Guarda la gallery Claudio Cintoli, "Il sorriso della Mezza luna" - 1966 Franco Angeli,"Abbraccio eterno" - 1968 Titina Maselli "Camion" - 1960-65 Tano Festa, "Persiana Rossa" - 1962+12
La mostra – a cura di Claudio Crescentini, Costantino D’Orazio, Federica Pirani – vede coinvolte più 100 opere del periodo compreso tra il ’60 e il ’67. È stato un momento di grande dinamismo, dove gli effetti del boom economico hanno trasformato Roma in una città in continuo mutamento e ricca di stimoli.
Artisti come Mimmo Rotella, Mario Schifano, Renato Mambor ne hanno saputo cogliere lo spirito, poco prima che arrivasse il ’68 e cambiasse di nuovo tutto.
In aggiunta ai nomi già citati, Roma Pop City 60-67 proporrà anche opere di Tano Festa, Titina Maselli, Franco Angeli, Fabio Mauri, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Giuseppe Uncini, oltre a moltissimi altri artisti importanti del periodo, mettendo insieme una collezione che non prevede solo quadri ma anche sculture, istallazioni, film e documentari recuperati grazie alla collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia della Cineteca Nazionale.
L’inaugurazione di Roma Pop City 60-67 è prevista per il prossimo 13 luglio e sarà visitabile fino al 27 novembre.