I Rinascimento tira parecchio ultimamente. Non è certo la prima volta che vediamo artisti che giocano a creare un cortocircuito tra un’immagine moderna e un’ambientazione rinascimentale o, al contrario, introducendo quadri rinascimentali nei contesti urbani più diversi.
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Se ci è anche arrivato quel tamarro di Zack Snyder nel suo Batman v Superman, vuol dire che ormai il Rinascimento è diventato mainstream e gli hipster a breve si dirigeranno altrove, magari dedicandosi all’arte di quei popoli che non si è mai filato nessuno, tipo i Fenici o i Sumeri. Anche l’artista ucraino Alexey Kondakov fa parte degli appassionati di questo specifico periodo artistico ma gli va riconosciuto il fatto che l’ha introdotto in un progetto più lungo e articolato.
Vi avevamo già parlato dei suoi collage digitali dove prendeva le divinità dei quadri rinascimentali e li inseriva negli ambienti più popolari della sua Kiev, ora ha fatto qualcosa di simile ma a Napoli e il risultato è davvero potente. L’artista è stato il primo a partecipare ad “Artist in Residence”, promosso a Napoli dall’organizzazione Showdesk e ha vissuto per tre settimane nella città partenopea.
Stando a quando dice il comunicato stampa del progetto si tratta di “16 opere inedite che, ispirate al contesto vissuto, indagano e raccontano il tessuto urbano. Kondakov presenta un personale ritratto narrativo della città, irrompendo negli schemi pre-costituiti dell’osservatore, insinuandosi nella percezione dello spazio e del tempo, alla ricerca di nuove interpretazioni”. A nostro avviso, invece, il principale pregio di Kondakov sta nell’intercettare quell’aurea così elegante e divina che la città ha ancora oggi nel suo DNA, nonostante tutti i suoi problemi, dalla spazzatura al traffico, alla micro/macro criminalità. L’effetto finale è davvero affascinante.
FONTE | Fubiz