Non è la prima volta che ve lo raccontiamo, le fotografie dei posti abbandonati sono sempre fantastiche. Che si tratti di ospedali, chiese, ville o hotel nel deserto, vedere questi spazi lasciati a loro stessi ci trasmette contemporaneamente un senso di fascino e di malinconia.
Il fatto che la natura si riprenda, pian piano, il proprio territorio non può che portarci a ragionare su come tutto sia mutevole e provvisorio: è uno dei temi principali che hanno ispirato il fotografo tedesco Matthias Haker per il lavoro Impermanence.
Nato a Potsdam nel 1984, Haker è sempre stato colpito da questi luoghi una volta così lussuosi e ora totalmente decadenti. Ha iniziato a fotografare i palazzi e le case nei dintorni della sua città e poi ha proseguito collezionando gli scatti degli edifici scoperti durante i suoi tanti viaggi.
Alla base del progetto Impermanence c’è un estremo rispetto per questi posti e per la loro storia, infatti il fotografo non riporta mai alcun riferimento geografico o indicazioni che potrebbero far risalire all’indirizzo preciso di dove è stata scattata la foto, al fine di preservare quel luogo da possibili attacchi vandalici.
[via mymodernmet.com]
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