Se l’arte intrappolata tra le mura di un museo non la potete sopportare, ci sono altre modalità per poterla fruire e apprezzare, come visitare i musei di arte contemporanea a cielo aperto.
Andare a visitare un museo non vuol dire per forza chiudersi tra 4 mura, vagare per ore e ore a osservare opere dal significato impossibile e quadri di artisti sconosciuti. Per apprezzare l’arte non per forza dobbiamo capirla. La si può osservare anche solo per lasciar correre la nostra immaginazione, ammirare la sua bellezza e i suoi colori, e lasciarci emozionare… proprio come quando ascoltiamo una canzone.
Fruire l’arte in un contesto alternativo al museo può aiutare ad apprezzarla maggiormente. Passeggiare in un bosco e interagire con un’installazione in legno, visitare una città e osservare un murale che nasconde il grigio monotono di un orribile palazzo oppure imbattersi in resti di antiche civiltà. Tutto questo è possibile visitando i musei a cielo aperto. In Italia abbiamo la fortuna di averne tantissimi, dall’arte antica a quelli con installazioni di artisti più recenti, ed è proprio di questi ultimi che vogliamo parlarvi, proponendovi una guida dei musei di arte contemporanea a cielo aperto che più amiamo. I musei di cui vi parliamo sono tutti in Italia, potrete consultare la guida in ogni stagione e ogni volta che avrete voglia di fare un viaggio o una gita fuori porta per visitare qualcosa di nuovo.
Museo di arte contemporanea di Morterone
Morterone è un piccolo paese della provincia di Lecco, alle pendici del Resegone e immerso dalla natura incontaminata. Nonostante sia il comune più piccolo d’Italia possiede un museo di arte contemporanea, dove le opere si incontrano e si integrano con la natura.
Il museo nasce dalla concezione della Natura Naturans del poeta Carlo Invernizzi. La sua visione
“Pone al centro delle proprie riflessioni l’uomo, nella sua relazione con quanto lo circonda, e la sua capacità di percepire e sentire ciò che gli sta intorno non come un qualcosa di estraneo o accessorio, ma come parte integrante del divenire vitale.”
Le opere sono più di 30 e sono state realizzate da grandi artisti di fama internazionale. Al progetto hanno collaborato personaggi come Gianni Asdrubali, Francesco Candeloro, Ulrich Rückriem, Nelio Sonego, Niele Toroni, David Tremlett, Grazia Varisco e Rudi Wach.
Arrivati a Morterone, gli artisti hanno realizzato opere pensate per essere esposte all’aperto, in stretta relazione con il paesaggio e la natura circostante.
Il museo nato per essere fruito all’aperto. Passeggiando per il paese si possono ammirare opere immerse nella natura, disseminate tra i giardini delle case del paese e appese sulle pareti degli edifici.
Farm Cultural Park di Favara
Ci troviamo in Sicilia, sulle colline della provincia di Agrigento. Alti palazzi di cemento nascondono alla vista il piccolo borgo di Favara, una cittadina medievale costruita con case in pietra e conosciuto anche come la “Città dell’Agnello Pasquale”, il dolce tipico siciliano a base di mandorle e pistacchi.
Il giornalista Emilio Casalini descrive la città con queste parole:
“Favara è il simbolo della bellezza che non vuole soccombere all’oceano della bruttezza, ma come un’isola resiste. Quando arrivi qui ti accoglie un oceano di cemento oscenamente illegale, frutto della speculazione edilizia che ha avvolto le vite degli abitanti, alienandole. Perché la bruttezza è alienante. Grazie al sogno di due abitanti è nata una prima resistenza che poi ha iniziato ad espandersi come un’onda lenta di bellezza che va a contaminare – non a regredire – la bruttezza e tutto quello che rappresenta come voglia di non arrendersi a quello che sembra inevitabile.”
È così che nel 2010 è nato il “Farm Cultural Park”, una sorta di museo a cielo aperto, un centro culturale e artistico dove arte e cultura cercano di dare un nuovo volto al paese grazie al potere della bellezza di opere di artisti, designer e architetti.
In questo luogo non solo è possibile passeggiare per le strette viuzze del paese e ammirare le opere artistiche, ma vengono anche realizzate mostre permanenti di pittura, fotografia, musica ed eventi culturali. L’arte ha permesso di salvare Favara dal degrado, portando una libreria, installazioni, murales e continue esposizioni d’arte.
Se ancora vi state chiedendo se davvero ne vale la pena andare a visitarla, sappiate che il blog britannico Purple Travel, l’ha inserita tra le 10 mete imperdibili al mondo per chi ama l’arte contemporanea.
Arte Sella
Per visitare questo museo di arte contemporanea a cielo aperto dovete raggiungere Borgo Valsugana, in Trentino. Il museo nasce nel 1986 con l’idea di esporre le opere d’arte in un totale contatto con la natura.
Il principio cardine che ispira il progetto di Arte Sella è l’accettazione della dominazione della natura:
1- È la natura che modella e completa il lavoro dell’artista.
2- La natura deve essere difesa e protetta
3- Le opere vengono realizzate privilegiando l’utilizzo di materiali naturali
Nel corso degli anni sono più di 300 gli artisti che hanno collaborato alla crescita di Arte Sella, dando vita a tre diversi percorsi espositivi, tra loro collegati:
Percorso 1: il percorso si sviluppa all’interno del giardino di Villa Strobele ed è possibile ammirare opere realizzate da architetti di fama internazionale.
Percorso 2: percorre il Sentiero Montura che collega il giardino di Villa Strobele con l’area di Malga Costa.
La passeggiata attraversa viali alberati e prati fioriti, è lunga 4 km ed è adatta a famiglie ed escursionisti di ogni età e forma atletica. Durante il percorso si possono incontrare le opere di Shally Matthews e le panchine d’artista del progetto Arte Sella Benchmark.
Percorso 3: si sviluppa nell’area di Malga Costa e offre al visitatore la possibilità di immergersi in un ampio parco alla scoperta delle opere monumentali e più belle di Arte Sella: la Cattedrale Vegetale, il Teatro di Arte Sella, La trincea della pace, Trabucco di Montagna, Radice Comune e Simbiosi.
ArtLine Milano
ArtLine Milano è un progetto di arte pubblica creato dal Comune di Milano, una collezione di opere d’arte a cielo aperto collocate all’interno del parco pubblico di CityLife.
Le opere permanenti sono un ventina: 8 selezionate attraverso un concorso per artisti under40 (tra cui Riccardo Benassi, Rossella Biscotti, Linda Fregni Nagler, Shilpa Gupta, Adelita Husni-Bey e Wilfredo Prieto) e le altre di artisti internazionali già affermati.
L’obiettivo del progetto è diffondere l’arte nella città e creare occasioni di incontro e contatto con essa, coinvolgendo e avvicinando al mondo dell’arte abitanti del quartiere, coloro che passeggiano nel parco e tutti i cittadini di Milano.
Il museo è a cielo aperto e per questo è visitabile gratuitamente 7 giorni su 7, per ribadire l’importanza dello spazio pubblico come condivisione del patrimonio artistico e culturale della città. Le opere sono state installate dal 2016 e si integrano completamente con le architetture della zona, realizzate da Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind.
Oltre alla possibilità di visitare il museo passeggiando per il parco, ArtLine ogni anno propone un ricco programma di incontri, conferenze, workshop e persino visite guidate aperte a tutti.
Se ti piacciono i musei di arte contemporanea a cielo aperto ti consigliamo di dare un’occhiata a questo articolo, dedicato all’AppARTEngo Festival