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31 anni fa moriva Andy Warhol, il padre della cultura pop

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Il 22 febbraio 1987 è morto uno dei grandi del XX secolo, il padre della cultura pop e della pop art: il pittore, scultore, regista, produttore e attore Andy Warhol. David Bowie diceva di lui “Andy Warhol e lo schermo d’argento, non si può assolutamente distinguerli”.

 

 

Negli ultimi anni della sua vita è stato testimonial del computer Commodore Amiga 1000, col quale realizzava anche alcune sue opere. Qui sotto lo vedete al lavoro con Debbie Harry.

 

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Certo, New York negli anni ’80 doveva essere una bella città in cui vivere. Tipo per andare a vedere una mostra combinata di Warhol e Basquiat.

 

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A proposito, vi ricordate chi ha interpretato Andy nella biopic Basquiat?

 

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Sempre in tema di 80s a New York, in giro con Keith Haring.

 

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Volete un’immagine da socializzare per esprimere tutta la vostra approvazione nei confronti di un pezzo musicale? Non ringraziateci, lavoriamo per voi.

 

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E cosa ne dite della pubblicità di Burger King? Ah, i bei tempi in cui ancora non esistevano le proteste dei vegani.

 

 

In questo blob di immagini, non possono certo mancare le due copertine di album più famose fatte da Warhol: quella di Sticky Fingers dei Rolling Stones e quella della celebre banana sbucciabile di Velvet Underground & Nico, qui raccolte in un’unica pruriginosa gif.

 

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Ma diciamoci la verità: quanto avreste voluto essere lì, ad ascoltare la conversazione tra la bellissima Monica Vitti e Andy.

 

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Un dipinto in movimento. Il suo film Empire State Building, sei ore e mezza di ripresa fissa al grattacielo. Il cui succo è tutto in questa gif.

 

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Una sola cosa, molto veloce: a lui dobbiamo l’evoluzione della cultura pop, della grafica e dell’arte, resa per la prima volta riproducibile e accessibile a chiunque, in modo che tutti potessero avere i propri 15 minuti di gloria. Praticamente ha inventato il 2018.

 

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Lou Reed e John Cale, suoi amici della prima ora, gli dedicarono un’intero album per parlare della sua vita. Lo splendido Song for Drella dal quale ascoltiamo Hello, It’s Me. l’ultimo saluto.

Goodnight Andy.

 

Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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