Informazione, arte, tecnologia, sogni, web, musica, futuro, cinema, geek, follia: vieni a scoprire cosa hanno in comune nel nostro remix quotidiano di notizie.
L’illustratore americano Paul Blow si è divertito a disegnare i vari modi di dire del mondo, quelle espressioni che tradotte letteralmente non vogliono dire assolutamente niente e che invece assumono significati ben chiari in alcune zone del mondo. Un po’ come la nostra “Non tutte le ciambelle riescono col buco” per intendersi, che infatti rappresenta l’Italia in questa serie di illustrazioni.
Ovviamente la parte più bella è andare a cercare espressioni e modi di dire di altri paesi: in alcuni casi sembrano totalmente a caso, in altri si riescono a creare parallelismi con quelli che usiamo noi.
I tedeschi, quando vogliono confondere qualcuno, gli legano un orso addosso. È una pratica che ha anche i suoi contro, in caso l’orso non voglia prestarsi alla cosa.
In Svezia, per dire che a uno gli va tutto a gonfie vele, usano la metafora del fare surf su di un panino. Coi gamberi, proprio, come quelli dell’Ikea.
I norvegesi dicono così quando si dichiarano sconfitti e gettano la spugna o rinunciano a qualcosa. Una dieta molto strana, la loro, assimilabile a quando noi siamo costretti a ingoiare il rospo.
I francesi usano questa espressione per dire che una specifica cosa non succederà mai, proprio come i denti non spunteranno mai alle galline.
Ehm, che bella visione, proprio un amore. In Olanda, quando una persona è in grado di farsi valere, si dice che ha dei capelli sui denti. Che schifo, ma probabilmente non siamo lontani dal nostro “pelo sullo stomaco”.
Ah, i giapponesi. Per dire quando amano il cibo che stanno mangiando, usano questa metafora body horror. L’illustrazione, in questo caso, è abbastanza ambigua, lo riconosciamo.
In Islanda, questo è il modo per dire quando si trova un’inaspettata sorpresa alla fine di qualcosa. Che poi l’uvetta con l’hot dog ci stia bene, quello è un altro discorso.
È la versione polacca del nostro “Piangere sul latte versato”. Se una cosa è già successa, non ci si può fare più niente.
In Arabia sono saggi e sanno che se proprio si deve rompere un digiuno, meglio farlo con qualcosa che dia soddisfazione, non certo con una cipolla. Lo usano per le situazioni in cui si riceve meno di quanto ci si aspettasse.
Beh, questa la sappiamo bene, è il nostro modo di dire che non sempre le cose riescono nel modo migliore.
Espressione inglese che esprime lo stato di perfetta rilassatezza, calma quasi zen, cioè quello in cui si trova il cetriolo nel ghiaccio.