In Botswana esiste un nutrito numero di donne che ascoltano metal. L’ha scoperto il fotografo sud africano Paul Shiakallis che una sera ad un concerto a Gaborone, la capitale dello stato, ha incontrato tre ragazze i cui soprannomi erano Onalenna Angelovdarkness, Amokian Lordess, and Phoenix Tonahs Slaughter. Da qui è nato Leather Skins, Unchained Hearts, un progetto fotografico dedicato a tutte le marok – rocker in lingua tswana – che è riuscito a incontrare.
Si fanno chiamare Queens, il loro stile ricorda quello dei metallari degli anni ’70 e ’80 a cui si aggiungono alcuni elementi locali: oltre al giubbotto di pelle, i pantaloni scuri e le magliette di gruppi quali Iron Maiden o AC/DC, può capitare che le ragazze indossino stivali normalmente utilizzati per coltivare i campi o cappelli da cowboy tipici di chi lavora nelle fattorie.
A Gaborone e, più in generale nello stato del Botswana, vige ancora un sistema fortemente patriarcale e per le Queens non è certo facile manifestare questa loro passione. Non potendosi vestire in questo modo normalmente, esprimono la loro personalità postando le loro foto su Facebook: “Credo che Facebook ci permetta di essere quello che siamo” – ha confidato la Queen Phoenix Tonahs Slaughter al fotografo – “Solo le ragazze che credono in se tesse e non hanno paura di esprimersi possono essere delle vere rockers”.
Il progetto di Shiakallis si è rivelato tutt’altro che facile: “Ogni ritratto ha richiesto moltissime prove e, in parecchi casi, non sono nemmeno riuscito a scattare – ha commentato il fotografo – “Spesso i fidanzati o i mariti delle donne me l’hanno impedito perché non volevano che le loro compagne fossero fotografate se c’era presente un altro uomo nella stanza. Alcune Queen, inoltre, non si fidavano e volevano sapere dove sarebbero finite le foto. Non erano ancora pronte per il loro ‘coming out’ come rockers”.
Il fotografo ha anche seguito le Queens durante uno dei pochi concerti metal organizzati nelle vicinanze. In quelle rare occasioni le ragazze si presentano marciando in un particolare rituale che mescola antiche movenze con i più classici atteggiamenti da metallaro. “È uno spettacolo del tutto surreale”, ha commentato Shiakallis.
via [hyperallergic.com]