Il titolo è piuttosto esaustivo, ma andiamo con ordine: KATSU è uno street artist ed un provocatore/vandalo di stanza a New York fino dai primi anni ’90. Se siete in quella zona, alla galleria “The Hole” c’è una sua mostra, che si chiama “Remember the Future”. Al suo interno, si trovano un bel po’ di opere, istallazioni, graffiti e sculture tutte a tema tecnologico, che, come l’artista stesso definisce, potrebbero essere fatti da un robot, da un’intelligenza artificiale (ed alcune lo sono davvero). Il futuro distopico, disumanizzato in cui esplorare come la tecnologia e la creatività vadano d’accordo.
Tra le cose più divertenti, un dipinto ad olio chiamato “Android Selfies”, nel quale viene ritratto l’iconico T-100 dal film “Terminator” mentre si fa il tipico autoscatto da turista, al monte Rushmore, davanti alle piramidi e sulla Luna:
Sempre per restare sul pezzo, qui sotto ci sono dei dipinti fatti da un drone, una serie in cui l’artista non ha mai fisicamente toccato la tela:
Sotto, il processo con cui queste tele vengono realizzate:
Veniamo però al piatto forte (che detto così suona veramente male): il ritratto di Mark Zuckerberg fatto interamente con la cacca dell’artista. Alla fine, non è certo la prima volta che qualcuno utilizza linguaggio colorito o epiteti non troppo lusinghieri nei confronti del padre di Facebook, però è certamente la prima volta che il giovane miliardario si trova ritratto perfettamente con quella vernice puzzolente. Comunque Mark sembra a suo agio, sorride ed è pure fatto parecchio bene.
Quindi, come sarà ricordata nel futuro la figura di Mark Zuckerberg? Come il genio che ha fatto usare l’internet anche ai più ignoranti e ha fatto connettere il mondo con un click, oppure come il soggetto di questo ritratto, cioè un uomo di quella materia lì? Lo scopriremo solo vivendo.
FONTE | animalnewyork.com